Rassegna Stampa
Sousa e l’altra Fiorentina: Khouma e Mauro, talenti in bilico perenne
Stavolta Sousa le carte se l’è giocate davvero tutte. Un’altra mezza stecca in casa, in questo caso contro una squadra che corre con impegno verso la B, avrebbe generato turbolenze e mal di pancia ai confini della colica. Così scrive Repubblica. Nessuno avrebbe cacciato Sousa, ma la sua formazione surreale e la prova mediocre della squadra (al netto di decisioni arbitrali ancora una volta imbarazzanti) avrebbero dato il via a una settimana di burrasca. Benedetti i due ragazzi, che con un assist e un gol hanno raddrizzato una partita che stava seguendo il copione di tante altre partite passate recentemente dal Franchi. Maurito e Baba, un desaparecido e una lussuosa riserva. Due attaccanti considerati il giusto dal tecnico ma pronti a salvargli la faccia per rispetto della maglia con cui giocano. Baba col viola c’è cresciuto e non se lo dimentica. Lui cerca una squadra in cui sfondare ma forse ha capito che quella squadra potrebbe essere la Fiorentina. Non subito subito, ma basta avere qualche grammo di pazienza. Avrebbe davvero senso venderlo all’estero per dieci milioni di euro? Corvino a Baba ci crede da sempre. Infatti gli ha anche fatto capire che questa stagione per lui potrebbe essere determinante.
Quella di Maurito è una storia diversa, al di là delle vicissitudini familiari. Il fatto è che Sousa non riesce a considerare il talento un po’ anarchico del ragazzo argentino come una prima scelta. Per lui al massimo può essere quello dell’ultimo quarto d’ora nelle partite difficili. Una specie di Robbiati 2.0. E comunque l’argentino, quello che con la presenza contro il Palermo ha raggiunto i cento minuti giocati in campionato, è stato decisivo con quel cross per Babacar. Lui si sente importante. Per questo il suo futuro sembra altrove. Argentina o Bologna, si vedrà.