E’ UN’IDEA che ronza nella testa di Paulo Sousa ormai da tanto tempo. Ma ancora in campionato la Fiorentina versione più offensiv, quella con due punte di ruolo per intendersi, si è vista solo in Europa League. Certo il risultato, se ci si dovesse basare solo sulla aprtita contro il Qarabag, dovesse essere sempre quello (vittoria per cinque a uno), tutti i problemi di sterilità offensiva verrebbero cancellati di colpo. Ma troppa è la differenza tra campionato e coppa per convincere Sousa a cambiare atteggiamento.
IN QUESTO momento, comunque, c’è anche bisogno di una mossa coraggiosa – come se attaccare anche sbilanciandosi fosse da ignavi – perché il ruolino di marcia impone anche qualche sorpresa, soprattutto in attacco. Sono davvero pochi i sei gol realizzati, come sono altrettanto pochi i sei subiti. Quest’ultimo aspetto rischia di passare in secondo piano, se davanti la Fiorentina fa fatica sia a concretizzare le occasioni che capitano sia a sviluppare azioni pericolose. La partita con il Milan, in questo senso, è stata emblematica. Soprattutto nel primo tempo. I pochi traversoni che arrivavano nella zona di Donnarumma erano facile preda dei difensori, considerato che l’unico viola a essere nell’area avversaria era il solo Kalinic. Questione di scelte e di atteggiamento si potrebbe obiettare. Più che altro pochi giocatori nel terzo offensivo, direbbe Sousa. Perchè la Fiorentina negli ultimi trenta metri non riesce a concretizzare. Ecco perché mettere un giocatore con doti offensive accanto a Kalinic è più di una necessità. E non solo per dare una mano al giocatore più in difficoltà (il solitario Kalinic), ma anche per alzare la squadra di almeno venti metri il raggio d’azione della squadra. E’ proprio questo l’aspetto che darebbe maggiori benefici ai viola. Pressing più alto e ripartenze più pericolose, nate nella metà campo avversarie.
A SOSTENERE le due punte – in questo momento tenere fuori Babacar è un delitto – e alzare la linea il centrocampo a cinque potrebbe essere la ricetta giusta, con due cursori di fascia, magari abili a saltare l’uomo e creare superiorità numerica in attacco. Forse si potrebbe optare per questa soluzione contro squadre che si chiudono, soprattutto al ‘Franchi’. L’Atalanta potrebbe essere l’avversaria giusta.
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Redazione LaViola.it