Così Paulo Sousa in conferenza stampa al termine della partita vinta contro la Juventus: “La squadra quando si presenta a questi livelli tecnico, tattici, fisici e mentali è più facile vincere. Sappiamo di non essere imbattibili, ma i nostri avversari fanno fatica. Sappiamo che se abbiamo sempre questo atteggiamento, giocatori a disposizione, con qualità, ci avviciniamo alle vittorie. Abbiamo interpretato molto bene la partita, abbiamo speso energie per aggredire alto, togliere spazio di decisione ai nostri avversari. Per farli abbassare, e una delle cose che mi è piaciuta di più è stata aggredire in profondità la Juve, anche nel finale.
Sanchez difensore? L’avevamo già provato come difensore, e per questo lo abbiamo messo dietro nelle ultime due gare. Sta andando molto bene. Chiesa? Già da Moena ho detto quel che penso, è un ragazzo che ha diversi valori che rappresentano la Fiorentina. C’è bisogno di vederli in campo. La mia vittoria più bella da quando sono a Firenze? Vincere queste partite contro i più forti, è bello. Anche l’anno scorso li avevamo messi in difficoltà. Il gruppo? Dobbiamo avere queste alternative, per mettere sempre in difficoltà i nostri avversari. Gli obiettivi sono chiari, non voglio ripetermi”.
Così a Sky: “Non è mai tardi per fare le cose giuste, questa determinazione ci deve spingere nelle prossime partite. Assenze ci hanno condizionato? Sì, sappiamo che abbiamo bisogno dei nostri giocatori più importanti, e che siano in forma. Sappiamo che non è facile avere sempre tutti durante la stagione, bisogna però trovare delle dinamiche che ci permettano di arrivare alle vittorie. Dobbiamo spingere, giocare con molta ambizione e molto coraggio, come oggi. Questa voglia di aggredire, di fare gol, dobbiamo averla in tutte le partite”.
Queste invece le sue parole a Mediaset Premium: “La mia squadra non gioca a specchio con nessuno, cerca di giocare al calcio. Abbiamo tenuto un grande possesso palla fino a quando non siamo calati fisicamente, ma abbiamo creato lo stesso. Siamo stati quasi sempre una squadra dominante. Futuro alla Juve? Da quando ho preso la decisione di fare l’allenatore penso solo a lavorare forte e onestamente e fare quello che mi piace di più. Sono andato in diversi paesi e questo lavoro mi ha aiutato a crescere e ad avere opportunità per il futuro”.
Di
Marco Pecorini