Paulo Sousa lascia ringraziando e facendo autocritica sull’aspetto mentale: «Ho molta passione per il calcio e ho sempre avuto l’illusione di poter vincere, ma non sono riuscito a trasmetterlo. Sotto questo punto di vista in futuro dovrò certamente migliorare». Finisce con queste frasi l’avventura dell’allenatore portoghese sulla panchina viola. Senza sassolini tolti e senza toccare le numerose questioni spinose che ci sono state nel corso di tutta la stagione. Lascia la Fiorentina all’ottavo posto con sessanta punti, due in meno dell’Inter. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
La Fiorentina non rimaneva fuori dall’Europa dal 2011/12 quando la squadra arrivò tredicesima in un’annata complicatissima iniziata con Mihajlovic poi sostituito da Delio Rossi a novembre e a sua volta allontanato (dopo il caso Ljajic) per lasciare il posto a Vincenzo Guerini per le ultime due gare di campionato. Il club dei Della Valle è immediatamente ripartito con Vincenzo Montella in panchina. Sousa esce di scena.
Da oggi avanti un altro, un allenatore con cui Firenze si prepara a ripartire, con le solite speranza e un entusiasmo da ritrovare insieme, magari grazie ai risultati. La città aspetta un nome che la società vuole comunicare al più presto. Per questo se i tempi di Stefano Pioli si allungassero (a causa della buonuscita prevista sul contratto con l’Inter), la Fiorentina è pronta a buttarsi su un obiettivo diverso, come Mazzarri anche se l’ingaggio del tecnico di San Vincenzo è alto, visti i parametri a cui abitua la Premier in Inghilterra.
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Redazione LaViola.it