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Editoriali

Sosta finita, ma provvidenziale. Pioli adesso aspetta risposte. E Thereau si prende la Fiorentina

La sosta del campionato è ormai alle spalle. Stefano Pioli ha lavorato bene con il suo gruppo ristretto, allargato da alcuni Primavera, ed ha provato a far digerire ai suoi automatismi e movimenti, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva. Sosta provvidenziale, per lavorare in particolare con qualche elemento della rosa arrivato all’ultimo tuffo in sede di mercato. Difesa a cui, durante la sosta, è mancato solo capitan Astori. Assenza non da poco, certo, ma il reparto ha potuto lavorare quasi al completo al chiuso del centro sportivo. Adesso, dopo un lavoro particolarmente intenso di dieci giorni, il tecnico della Fiorentina si aspetta delle risposte già da Verona.

Sosta benedetta per inserire Laurini, ma anche per migliorare ed oliare i meccanismi al centro, dove Pezzella e Vitor Hugo hanno spesso fatto coppia. A destra il ballottaggio è costante e lo sarà per buona parte della stagione. Meglio la costanza ed il compitino di Laurini, o l’esuberanza tattica di Bruno Gaspar? Al momento è difficile scegliere, anche perché i lavori sono in corso. Pioli ed il suo staff stanno lavorando molto sulla fase difensiva del portoghese, che è veramente ai minimi termini. Negli occhi è rimasta la discesa con assist per il gol di Badelj contro la Sampdoria, ma anche la mancata chiusura su Caprari in avvio di ripresa, con l’attaccante doriano che si è mangiato il 3-0 davanti a Sportiello. Croce e delizia, insomma, e la forte sensazione che per prendersi la maglia da titolare senza battere ciglio serva ancora tanto lavoro sulla fase difensiva. Per questo, l’impressione è che Bruno Gaspar possa essere utilizzato spesso a gara in corso, a seconda delle esigenze della partita. Laurini, dicevamo, lo conosciamo bene. E’ giocatore da sei in pagella, pochi picchi verso l’alto e pochi verso il basso. Pioli sa cosa può dare. D’altra parte è stato preso per tamponare le lacune di Gaspar in fase difensiva. A sinistra, in questo momento, il ballottaggio non c’è. Biraghi si lascia preferire a Maxi Olivera, che negli ultimi giorni avrebbe potuto anche lasciare la Fiorentina. Non è un mistero che Pioli avesse dato il suo via libera a Corvino.

A Verona, dunque, la linea a quattro sarà composta da uno fra Laurini e Gaspar, Pezzella, Astori e Biraghi. Al momento non è previsto alcun cambio di sistema di gioco, quindi la difesa a quattro rimane la base da cui partire. Anche perché Pioli è convinto che così si difenda meglio. Questione di gusti, ma difficilmente cambierà idea nel corso della stagione. A centrocampo nessun dubbio: la cerniera mediana sarà composta ancora da Badelj (che ha giocato il giusto in Nazionale) e da Veretout, che è rimasto a Firenze ad allenarsi con Pioli.

La trequarti sta smaltendo via via tutti i punti interrogativi, perché Saponara sta bene ma probabilmente sarà recuperato solo per la panchina. Stesso discorso per Eysseric. La Fiorentina sottolinea che si sta allenando in gruppo da qualche giorno, ma l’impressione è che anche lui, al massimo, possa trovare un posto in panchina. Alle spalle di Simeone ci sono pochi dubbi. La maglia del trequartista sarà di Cyril Thereau, un altro che ha sfruttato la sosta per inserirsi nel gruppo e nello spogliatoio. Carisma ed esperienza, il francese è già pronto a prendere per mano la Fiorentina. Partirà dietro a Simeone, ma occhio ai suoi movimenti durante la partita. Andrà a giocare anche al fianco del centravanti argentino. Ai suoi lati ci saranno Chiesa e, probabilmente, Benassi. L’inserimento dell’ex Toro dirotterebbe Chiesa a sinistra. Vedremo, anche perché la posizione di Benassi è quella che fa più discutere. In attesa di capire se può giocare o meno fra i due mediani, un’altra occasione sulla trequarti dovrebbe arrivare proprio al Bentegodi.

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