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Sosa a VI.IT: “Montella importante per me, trasmette esperienza in maniera semplice. Ribery? Quella volta a cena…”

Intervista al centrocampista argentino capitano del Trabzonspor che parla di Montella e del nuovo idolo di Firenze, Franck Ribery

Domenica sera, in contemporanea con la vittoria della Fiorentina sul Milan, in Turchia il Trabzonspor ha superato il Besiktas per 4-1, con un gol anche di José Ernesto Sosa, centrocampista argentino attuale capitano del club di Trebisonda. In Italia ha vestito le maglie di Napoli e Milan, ma in carriera ha collezionato anche cinquantatré presenze con il Bayern Monaco, oltre ad aver raggiunto una finale di Champions con l’Atlético Madrid. El Principito si è concesso in esclusiva ai microfoni di LaViola.it per commentare il presente dell’ex compagno Ribery e dell’ex allenatore rossonero Montella:

Come sta andando la sua esperienza al Trabzonspor?
Davvero molto bene, mi sono adattato alla città e alla squadra. Dal punto di vista sportivo, nella scorsa stagione abbiamo raggiunto l’obiettivo di partecipare a una delle coppe europee. Sono il capitano e sto giocando principalmente come centrocampista centrale anche se qualche volta gioco anche più avanti”. 

Cosa ne pensa del ritorno di Montella a Firenze?
“In ogni modo il ritorno di Montella a Firenze è stato molto importante. Oltre ai grandi acquisti fatti in estate che si aggiungono alla base di giocatori che c’erano già, non ho dubbi sul fatto che in breve tempo i risultati arriveranno. Adesso alla Fiorentina serve un po’ di tempo di adattamento come a qualsiasi squadra che utilizza un nuovo sistema”.

Nel corso della sua carriera è stato allenato da tanti grandi allenatori come Van Gaal, Sabella, Simeone, Heynckes e Klinsmann. Cosa le ha lasciato Montella e che tipo di allenatore è dal punto di vista tattico e umano?
“Per me Montella è stato molto importante, mi ha insegnato come adattarmi in una posizione diversa sul campo e spero, come dice lui, che la mia carriera sia stata allungata (ride ndr). Umanamente è un allenatore molto vicino al gruppo, che aiuta a crescere, a credere, a fidarsi, trasmettendo tutta la sua esperienza in un modo molto semplice”.

Quanto l’ha sorpresa l’arrivo di Ribery alla Fiorentina e cosa ricorda di lui negli anni al Bayern?
Pensavo che terminasse la sua carriera al Bayern Monaco, ma non mi sorprende la sua scelta perché la Serie A nel mondo del calcio è un campionato molto importante. Negli anni al Bayern la sua personalità è ciò che mi ha colpito di più. È un tipo a cui piace fare scherzi. Ne ricordo uno in particolare al Bayern: eravamo a cena con la squadra e a un certo punto un membro dello staff si è alzato per andare in bagno, così Franck ha preso un cucchiaio pieno di pepe e lo ha versato nella zuppa. Quando poi il membro dello staff è tornato e ha iniziato a mangiare, è diventato tutto rosso e ha cominciato a tossire, pensavamo che stesse per morire (ride, ndr)“.

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