Per un centravanti di alto livello servono almeno 25-30 milioni
La Fiorentina, scrive il Corriere dello Sport, vira verso gli ultimi dieci giorni di giugno senza un nome forte per l’attacco ma con tante idee e una consapevolezza: per prendere un vero centravanti, per assecondare la parola “ambizione”pronunciata dal Ds Pradè nella conferenza stampa di inizio mese servirà fare uno sforzo non indifferente sul mercato. I gol sono merce rara e chi li fa di conseguenza è gioiello pregiato. Per questo la società sembra costretta a aumentare il budget per il centravanti, stimato in precedenza in 20-25 milioni. I tre nomi che vanno per la maggiore, Sorloth, Retegui e Pavlidis, difficilmente si muoveranno per meno di 30 milioni. In tal senso potrebbero arrivare assist inaspettati dal mercato in uscita: perché due dei possibili esuberi in attacco, Ikoné e Nzola, potrebbero portare un tesoretto da reinvestire sul nuovo numero nove.
Il “tridente” – Sorloth, Retegui, Pavlidis, come detto. Il primo pare ad oggi un profilo “aggredibile” in questi giorni, prima che si possa scatenare un’asta internazionale; il secondo rimane invece in cima alla lista delle preferenze ma l’operazione rischia di andare per le lunghe, quantomeno dopo l’Europeo in Germania; e poi c’è appunto Pavlidis, promesso sposo al Benfica, che in queste ore ha visto le probabilità di trasferirsi in Portogallo lievemente in ribasso. «Sceglierò l’offerta di lavoro migliore, non ho nessuna preclusione» ha affermato l’attaccante dell’Az Alkmaar ad un portale greco, lasciando capire che la sua decisione sarà influenzata principalmente dal fattore economico. Anche in questo senso, servirà uno sforzo da parte della Fiorentina: per essere competitiva per un attaccante top il tetto ingaggi massimo di 3 milioni rimane un handicap.
Parallelamente ai tre ‘pezzi da novanta’, i dirigenti viola scandagliano anche le vie secondarie del mercato attaccanti. Tra le piste più ‘low-cost’ rimangono sempre validi i profili di Lorenzo Lucca, appena riscattato dall’Udinese, di Andrea Pinamonti del Sassuolo, che ha necessità di trovare prima possibile una collocazione in Serie A, e di Milan Djuric, al Monza di Palladino da gennaio fino a fine stagione.
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Redazione LaViola.it