Sommerso dai fischi, calci piazzati e quel rigore: il ritorno al Franchi di Ilicic

Come quando tornò per la prima volta a Palermo, a maggio 2015. Il rientro di Josip Ilicic a Firenze, per la prima volta da avversario, è sommerso dai fischi. Il Franchi non ‘perdona’ lo sloveno, il primo ex illustre del ciclo Montella-Sousa a presentarsi a Firenze. Già allo Stadium non erano stati lesinati fischi dai tifosi in trasferta a Bernardeschi, ma il trattamento riservato a Josip è ben più sonoro. Ad ogni tocco, ad ogni calcio piazzato, il Franchi si fa sentire eccome.

Insomma, il rapporto amore-odio tra Ilicic e Firenze si risolve così. Dopo 138 partite, 37 gol e 19 assist in maglia viola. Pericoloso, come sempre, su calcio di punizione, sfiora per un paio di volte la porta. Ilicic parte da ‘falso 9’ nell’attacco leggero con Gomez e Kurtic, ma si accende nella ripresa quando Gasperini inserisce Cornelius, vera prima punta. E Ilicic, in fin dei conti, incide sulla partita: è infatti protagonista del primo episodio incriminato, da Var, sul quale Pairetto decide per il rigore. Percussione in area di Josip, Astori lo lascia passare e Pezzella va in contrasto. Penalty secondo l’arbitro, senza guardare la tecnologia. Per fortuna ci pensa Sportiello.

Poi è tempo di sostituzione per Ilicic, che al 71′ esce dal Franchi dolorante. Al suo posto Orsolini, ma soprattutto altra – finale – bordata di fischi per lui. Se lo aspettava? Forse no, ma del resto il rapporto con la città e i tifosi non è mai stato sereno. Sempre oscillante tra i due poli opposti, tra momenti di insopportabilità (forse reciproca) e periodi di esaltazione (quando quasi da solo trascinava la Fiorentina). Una partita nella partita per Ilicic, il primo fresco ex a presentarsi al Franchi. Domenica i viola andranno a casa di Tomovic (oltre che di Dainelli, Gamberini, Gobbi, Seculin), a Verona. Per rivedere Kalinic a Firenze bisognerà aspettare invece il 30 dicembre, per Vecino e Borja Valero il 6 gennaio, per Bernardeschi l’11 febbraio 2018.