Imprecisioni e ritmo blando, la Fiorentina fatica a Guimaraes. Solo nel finale riesce ad evitare la sconfitta
Venti minuti di Fiorentina sono bastati per evitare la seconda sconfitta in Conference e la seconda sconfitta di fila compreso il campionato. I viola stavano passando da un lungo periodo di autentico e giustificato entusiasmo (otto vittorie di fila in A) a un momento di difficoltà, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
NON CONVINTO. Nonostante l’uno a uno nel finale, la Fiorentina portoghese non ha del tutto convinto, meglio il Vitoria per oltre un’ora. Il pareggio ha permesso alla squadra di Palladino di restare fra le prime otto: alla vigilia era terza in classifica ed ha chiuso nella stessa posizione. Saltare le due gare di spareggio è un buon vantaggio in un calendario così fitto ed è questo l’aspetto più positivo che i viola portano a casa.
SOLO IL FINALE. Il resto lascia qualche riflessione preoccupata. Per niente incisiva, per niente cattiva, per 65 minuti la squadra di Palladino ha balbettato un calcio di livello mediocre di fronte ai portoghesi. Troppi errori tecnici, troppi passaggi sbagliati, troppa lentezza nella costruzione del gioco e troppa superficialità nella fase difensiva. Il primo tempo dei viola a Guimaraes ha ricordato il secondo di Bologna. La Fiorentina ha stentato fino a metà ripresa, quando ha ritrovato ritmo, intensità e qualità delle giocate. Kean ha sbagliato un gol davanti al portiere, Beltran è andato a un passo dall’uno a uno e alla fine Mandragora ha piazzato il suo sinistro. Un finale da Fiorentina vera. Il resto è da analizzare con molta attenzione.
Di
Redazione LaViola.it