Solo un gol su azione e pochi assist per l’attaccante della Fiorentina Dusan Vlahovic. Il serbo, inoltre, è l’unico a non avere sostituti affidabili
La bellissima prima frazione di gioco contro l’Inter fornita dalla Fiorentina, scrive il Corriere Fiorentino, è l’esempio di come là davanti serva fare uno step in avanti per finalizzare meglio e chiudere partite che poi, come coi nerazzurri, rischiano di essere compromesse.
I numeri infatti raccontano di una squadra che conclude ancora troppo poco rispetto al predominio che esprime e che, soprattutto, non riesce a sfruttare al meglio la sua bocca da fuoco principale: Dusan Vlahovic. Contro l’Inter, il serbo ha comunque avuto almeno un paio di occasioni importanti, con un miracolo di Handanovic che nel primo tempo gli ha negato la gioia del gol. In generale, tuttavia, Vlahovic ha segnato solo un gol su azione, ed è rimasto a secco in tre partite su cinque. Non solo: con 2,6 tiri di media a partita, è soltanto al tredicesimo posto in serie A in questa particolare classifica. Un dato che cala ulteriormente se si prende in considerazione il regno dei centravanti, con solo 1,6 occasioni avute da dentro l’area. Pur evidenziando il grandissimo lavoro di Vlahovic in altre fasi del gioco viola, come il raccordo col resto della squadra facendo reparto e contribuendo a far salire la squadra, serve dunque trovare la chiave per fornirgli più palloni da poter mettere in rete. Un esempio? I cross. La Fiorentina è solo quart’ultima per cross utili in Serie A. Un capitolo a parte merita il fatto che non abbia un sostituto affidabile, ovvero Kokorin. Nelle alternanze che tanto ama fare Italiano, infatti, il centravanti viola è praticamente l’unico a non avere una vera alternativa.
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Redazione LaViola.it