Connect with us

News

Tra i soldi della Champions e l’appeal di Mou. Il gap con le zone nobili salirà ancora per la Fiorentina. La programmazione sarà fondamentale per scalare le gerarchie

Commisso

Tra chi potrà contare su entrate provenienti dalla Champions, sull’appeal di Mourinho e le tante incognite. Per risalire a livello di gerarchie in Italia la Fiorentina dovrà programmare al meglio il futuro

In mezzo ad una miriade di ‘se’, visto che la Fiorentina non è ancora certa di rimanere in Serie A e la corsa Champions è ancora tutta da decidere, in ottica futura c’è una parola che sarà quanto mai fondamentale per la società viola: programmazione.

GERARCHIE. Il campionato italiano parla la stessa lingua da tre anni. Nei primi sette posti navigano stabilmente Inter, Juventus, Milan, Lazio, Atalanta. A rimorchio Napoli e Roma. Poi, da due anni, ci sono Sassuolo e Verona. Nella zona intermedia della classifica ci sono Sampdoria, Udinese e Bologna. Quindi chi lotta per non retrocedere come Fiorentina, Genoa, Torino e Cagliari.

CHAMPIONS. Al netto delle conseguenze economiche della pandemia, per qualcuno più pesanti che per altri, per salire di livello in Serie A, alla Fiorentina serve un cambio di passo notevole. Una tra Atalanta, Milan, Lazio, Juventus e Napoli resterà fuori dalla Champions League. Gli effetti sarebbero diversi se dovesse capitare ad una piuttosto che all’altra. Se fosse la Juventus a rimanerne fuori, ad esempio, dovrebbe essere rivista la politica degli ingaggi altissimi, con conseguenti cessioni di diversi big. Nel caso del Milan, invece, i rinnovi milionari di Donnarumma e Cahlanoglu rimarrebbero utopia. Diversi, poi, i casi di Atalanta, Lazio e Napoli. I partenopei hanno i conti in ordine mentre le prime due, con quei soldi, potrebbero rafforzarsi ulteriormente, per quanto possano già contare su entrate consistenti dalla partecipazione a questa edizione della Champions.

L’Atalanta, ad esempio, ha incassato quest’anno oltre 40 milioni di euro (nella stagione 2019/20, con l’eliminazione ai quarti di finale, erano arrivati 57,7 milioni di euro), mentre la Lazio ne ha incassati 45. Tra arrivare secondi e sesti ballano 10 milioni di entrate per la sola Serie A, oltre a nuovi bonus partecipazione per la prossima Champions League, che valgono altri 20 milioni di euro.

APPEAL. Se, come detto, con alcune delle realtà sopracitate la Fiorentina partirà già da un gap economico di introiti importante, c’è anche il discorso appeal che varierà il peso sul mercato. Il colpo Mourinho, oltre alle ambizioni della proprietà giallorossa, rischiano di spostare ulteriormente gli equilibri. Alla Fiorentina, inoltre, si sono ‘bruciati’ tre allenatori e svariati giocatori. Per colpe individuali, chiaro, ma anche per errori di gestione da parte di dirigenza e proprietà. Ad oggi, la Fiorentina conserva l’appeal del nome, la storia e la piazza. Le reali capacità di attrarre giocatori e tecnici dipenderanno dalle intenzioni della proprietà.

INCOGNITE. Sassuolo ed Hellas cambieranno. I neroverdi, senza De Zerbi, saranno ancora in grado di confermarsi come ottava forza della Serie A? L’Atalanta, inoltre, non è ancora certa di poter contare su Gasperini, corteggiato da squadre della Premier, mentre la Lazio non sa ancora se avrà alla propria guida Inzaghi, così come cambierà tecnico il Napoli. Al netto delle tante incognite, molte delle quali legate al piazzamento finale e alle prospettive economiche che ne conseguirebbero, c’è una certezza che riguarda la Fiorentina: serve programmazione. Difficile immaginarsi un nome top per la panchina, per quanto ci siano ancora flebili speranze, o investimenti milionari sul mercato, al netto di chi se ne andrà.

CRESCITA. “Datemi tempo”, ha ribadito più volte Commisso riferendosi alla crescita sportiva della Fiorentina, in contrapposizione al “fast fast fast” legato alle infrastrutture. Se due anni fa molte decisioni avevano risentito dei tempi stretti in cui aveva dovuto muoversi la nuova proprietà, e di conseguenza gli uomini mercato, quest’anno  sono stati commessi una valanga di errori. La prossima estate, al netto di una salvezza ancora da conquistare, ma che è più che alla portata per la squadra viola, la scalata dovrà ripartire quasi da zero, con idee chiare, condivise e possibilmente azzeccate, a differenza di quanto accaduto un anno fa. Intanto conta l’oggi, la gara con la Lazio, la lotta salvezza e la permanenza in Serie A. La speranza è che la Fiorentina torni presto a fare la Fiorentina. Le potenzialità ci sono, serve solo trovare il modo di trasformarle in fatti.

84 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

84 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

84
0
Lascia un commento!x