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Sohm e un investimento da proteggere. Primi segnali e un ruolo più centrale per Vanoli

Un gol e un assist tra Mainz e Genoa, lo svizzero sta iniziando a ingranare. Lo step richiesto dal nuovo tecnico

Il gol all’Old Trafford nell’amichevole d’agosto contro il Manchester United aveva forse illuso tutti. Poi i primi passaggi a vuoto, un fastidioso infortunio, i passi indietro nelle gerarchie di Pioli. Ora per Simon Sohm può partire un nuovo capitolo in maglia viola. Primi segnali importanti per un investimento assolutamente da difendere. Ben 15 i milioni spesi in estate per prenderlo dal Parma. Cifra alta, molto alta, per un giocatore che avrebbe dovuto essere funzionale al calcio di Pioli. Reduce da un buon campionato al Tardini, un ‘box to box’ nelle idee di società e tecnico. Ma nei primi tre mesi si è visto poco di quanto immaginato.

STEP. Fino alla prova di Mainz. Un gol, tiro secco a portare avanti i viola. Ma non solo, perchè in mezzo al campo si è fatto sentire: uscito lui, la Fiorentina ha poi iniziato a imbarcare acqua. E poi Marassi: altra prova con due-tre spunti importanti, compreso l’assist preciso per il gol di Piccoli. “A centrocampo manca qualcosa per il mio concetto di gioco. Ma Sohm ha fatto vedere qualcosa a Mainz e oggi, dove ha fatto un passaggio in rifinitura veramente fantastico”, ha commentato Vanoli da Marassi. “Ha fisicità. E’ giovane, deve capire che è arrivato alla Fiorentina, come devono fare in tanti. Questo è un passaggio da fare“. Già, proprio questo lo step richiesto. A Sohm e a Nicolussi Caviglia, un altro dei citati dal tecnico: giocare a Parma o a Venezia non è la stessa cosa, a livello di pressione e aspettative. Specie se le cose non vanno bene.

IN CRESCITA. Sohm contro il Genoa, al di là dell’assist, ha offerto una prova solida: 26 passaggi a buon fine, con il 92% di realizzazione, tre palloni recuperati, 14 passaggi in avanti riusciti. In 76 minuti giocati, non male. Certo, c’è da fare di più anche da parte sua. Ma intanto Vanoli proverà a farlo crescere, far emergere le sue qualità (soprattutto fisiche). E se in diversi sottolineano il passo indietro rispetto ad un anno fa anche in mezzo al campo, quando Cataldi e Adli facevano girare la squadra, la speranza è che con il nuovo tecnico vengano fuori le capacità fin qui nascoste anche dei nuovi arrivati. Sohm su tutti, visto l’investimento fatto. Ora per lo svizzero c’è alle porte un doppio impegno con la Nazionale. Poi a Firenze lo aspetta l’appuntamento con un passo in avanti necessario.

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