Editoriali

Sognando una sosta da big. Col Napoli attese risposte dalla Fiorentina. Diversi limiti e difetti da correggere

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La Fiorentina affronta il Napoli per provare a regalarsi una sosta da big. In questo ciclo di gare è rimasta imbattuta

Neanche il tempo di capire se sia più la soddisfazione di aver rimontato un doppio svantaggio o l’amarezza per non aver ribaltato del tutto il risultato, oltre al comprendere perché è stata regalata la prima parte di gara al Ferencvaros, che per la Fiorentina è già tempo di pensare al Napoli.

CICLO. Con la gara del Maradona si chiuderà il secondo ciclo di gare ravvicinate di questa stagione. La Fiorentina è rimasta imbattuta in queste ultime sei gare giocate tra Serie A e Conference League, viaggiando ad una media di 2 punti a partita battendo Udinese, Cagliari e Atalanta, pareggiando con Frosinone, Genk e Ferencvaros. Ha sempre segnato almeno una volta mantenendo la propria porta inviolata in due gare su sei e arriva alla gara col Napoli da terza in classifica.

ESAME. La partita con la squadra di Rudi Garcia rappresenta un esame importante per la truppa gigliata. Non solo per quanto detto sopra, con la possibilità di chiudere questo tour de force da imbattuti e di mantenere una posizione di classifica decisamente interessante, ma anche perché dalla sfida del Maradona si attendono risposte ed indicazioni su aspetti positivi e negativi evidenziati in questo filotto di partite.

SI E NO. In ogni gara giocata sin qui la Fiorentina ha spesso fatto fatica nel gestire risultati che sembravano già acquisiti o nel chiudere partite che erano già ben indirizzate, con copioni simili che si sono ripetuti con Genk, Lecce e Frosinone,  altre volte ha regalato la prima parte di gara prima di reagire con veemenza, come avvenuto con Ferencvaros e Atalanta. Se è vero che i subentrati hanno fatto spesso la differenza, evidenziando una capacità di incidere in maniera importante da parte di Italiano con i cambi, è altrettanto vero che alcune scelte iniziali sono state sbagliate. Alcuni singoli hanno mostrato segnali di crescita, come Parisi, Quarta, in parte Nzola, Barak, Ikoné, mentre altri hanno confermato di essere in grave difficoltà, come Sottil, Maxime Lopez, Mandragora e Beltran. Altri ancora, invece, hanno continuato sul trend importante iniziato col Genoa, come Nico Gonzalez, Duncan, Kayode e Bonaventura. Per tutta questa serie di motivi la gara col Napoli ne potrà dire di più. Contro gli azzurri di Garcia è difficile pensare di potersi gestire o di regalare un tempo senza pagare dazio, così come non è pensabile poter lottare per una posizione di classifica importante senza i gol dei centravanti. Ok tempo e pazienza, ma Beltran continua a non calciare in porta. Fin qui molto ha funzionato, ma qualcosa no. E per provare a stare ancora lassù in classifica, così come a superare il girone di Conference che adesso si è fatto un po’ più in salita, servirà correggere e/o migliorare punti deboli e difetti, sia a livello collettivo che di singoli, che non si può ignorare che ci siano (stati).

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