Sette gare di campionato per tentare un’impresa quasi impossibile, e riagganciare il treno Europa. Ma l’appuntamento decisivo è a fine aprile.
«Ce la possiamo ancora fare», ripete ai suoi Stefano Pioli dopo la sconfitta di Bergamo, che ha messo in evidenza le fragilità della sua squadra, in grande difficoltà soprattutto in fase difensiva. Nove gol incassati nelle ultime tre gare e troppe incertezze anche a centrocampo, dove le scelte del tecnico non hanno ripagato la voglia di rimanere aggrappati alla speranza di tornare in Europa. La Lazio occupa il sesto posto con gli stessi punti di Torino e Atalanta (41), esattamente cinque in più della Fiorentina, che adesso rischia di rimanere fuori da questa corsa. Così scrive La Repubblica.
IN SALITA. Perché il calendario si fa davvero duro. Eppure il tecnico ci crede ancora e ostenta ottimismo in vista delle prossime gare, mentre i tifosi sfogliano i giorni che li dividono da quello che adesso è diventato l’appuntamento da cerchiare in rosso. Il ritorno della semifinale di Coppa Italia, sempre a Bergamo, a fine aprile. In quella notte la Fiorentina e il suo tecnico si giocheranno quel che resta di una stagione che rischia altrimenti di passare in rassegna come la seconda di transizione.
LUNGA ATTESA. Eppure l’appuntamento più atteso della stagione è ancora sullo sfondo, in lontananza. Prima i viola dovranno fare i conti con un calendario tutt’altro che semplice: sette sfide (tre al Franchi) che metteranno i viola di fronte a Lazio, Cagliari, Torino, Roma, Frosinone, Bologna e Juventus. In queste gare gli uomini di Pioli, teoricamente, dovrebbero ricucire lo strappo che si è creato col sesto posto in classifica. Una missione quasi impossibile tra scontri diretti, big match e sfide complicate contro avversari che lottano per non retrocedere.
APPUNTAMENTO DECISIVO. Semmai il tecnico viola dovrà pensare a come arrivare allo scontro decisivo con l’Atalanta. Tra alcuni elementi che dovranno recuperare il top della forma dopo gli ultimi infortuni, come Pezzella e Mirallas, e altri che invece sono parsi in affanno nelle ultime gare. Milenkovic su tutti. Nelle gare che restano, prima del ritorno di Coppa, la Fiorentina dovrà soprattutto ritrovare brillantezza nel gioco. Affidarsi a Chiesa e a Muriel per creare e colpire al momento giusto senza dimenticarsi, però, che in certi momenti è fondamentale nascondere il pallone. Gestirlo e abbassare i ritmi. Le prossime settimane serviranno per migliorare e arrivare pronti all’appuntamento che vale una stagione.
Di
Redazione LaViola.it