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Sindaco Nardella e il nuovo stadio: “Avanti perché tutto sia a posto per realizzare la struttura”

Come riporta Il Qs-La Nazione, Parole definitive: ora basta con le polemiche. L’obiettivo è uno e unico, sia per la Fiorentina sia per la città di Firenze: realizzare il nuovo stadio. Con questo ragionamento a fare da base, il sindaco torna a parlare del lungo e complesso iter burocratico, amministrativo e di progettazione che porterà – almeno si spera – alla meta. Lo fa per sgombrare il campo da equivoci e fraintendimenti che si sono inseguiti in questi giorni. «Voglio essere molto chiaro, una volta per tutte – spiega Dario Nardella – Non è con le polemiche che costruiamo il nuovo stadio. Quindi non intendo sollevare alcuna questione, perché quello che conta è raggiungere l’obiettivo, arrivare al traguardo nell’interesse della città». Non c’era polemica, dunque, quando il sindaco ha detto «rispondiamo con i fatti» a Diego della Valle che, interrogato sulla realizzazione della nuova struttura aveva replicato affermando che «dipende da altri fattori e non da noi».

Il punto è questo: sia Palazzo Vecchio, sia la Fiorentina, vogliono il nuovo stadio. E nessuno gioca a nascondino: Nardella non vuole che le sue parole vengano travisate né strumentalizzate. «Quando ho detto che rispondiamo con i fatti, mi riferivo esattamente al lavoro che ora tocca agli uffici tecnici per esaminare lo stato di avanzamento della progettazione e per poi continuare affinché tutto sia a posto per tirare su la nuova struttura», aggiunge il sindaco.

Resta il fatto che per la realizzazione di una grande opera, e in questo caso tra stadio e cittadella viola si parla di un progetto mastodontico da 420 milioni, sono necessari iter non comprimibili che, al di là delle volontà dei singoli attori sulla scena, possono anche allungare i tempi. In questo caso per ora non è successo. E il sindaco incrocia le dita sperando che non debba accadere mai. La Fiorentina nella lettera che aveva inviato a Palazzo Vecchio nel novembre scorso, aveva anticipato i contenuti del comunicato, che peraltro erano stati il fulcro della conversazione durante il pranzo a casa Della Valle del sindaco a settembre: in sostanza la Fiorentina chiedendo un incontro per condividere un nuovo cronoprogramma, chiede garanzie sui tempi, sul luogo e sui vincoli per la realizzazione dello stadio. Aspetta il decreto di valutazione di impatto ambientale per l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola perché in base a quello potrebbero modificarsi le aree su cui è possibile edificare. E aspetta anche l’approvazione della variante urbanistica sul piano di Castello che accoglierà la nuova casa della Mercafir, condizione essenziale per liberare l’area di Novoli per il progetto viola.

Fondamentale che, in base al ricalcolo dei tempi (con la variante che dovrebbe arrivare a dama entro giugno e la Fiorentina che si impegna a restringere i tempi di progettazione definitiva in sei mesi da quel momento) non ci sarà alcun slittamento dei tempi rispetto a quelli previsti dal cronoprogramma presentato nel marzo scorso a Palazzo Vecchio insieme al progetto: il 2018 sarebbe servito per le varianti e per l’adeguamento dei progetti e così sarà. Almeno per volontà del sindaco e della Fiorentina.

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