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Il sindaco Casini: “Italia Nostra ha fatto ricorso: rischio blocco per i lavori del Viola Park”
Nuovi problemi burocratici per Commisso e la Fiorentina: come annunciato dal sindaco di Bagno a Ripoli, un ricorso al presidente della Repubblica rischia di bloccare i lavori del Viola Park
Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha spiegato ai microfoni di Radio Bruno i problemi sorti per i lavori del Viola Park: “È stata di fatto utilizzata l’ultima possibilità di fare un ricorso per la variante urbanistica: non ce l’aspettavamo. Erano già passati 120 giorni da dicembre di tempo e ogni ricorso al TAR era ormai escluso. L’ultima possibilità era quella di ricorrere al capo dello Stato, ovvero il presidente della Repubblica: questo è quanto è stato fatto da Italia Nostra. Il procedimento però è stato rigoroso, ha richiesto la partecipazione di tutti, e addirittura ci sono voluti quasi quattro mesi invece che 60 giorni per l’approvazione. Invece è arrivata l’associazione Italia Nostra, ormai un braccio armato che ha il solo scopo di rallentare l’esecuzione dei lavori.
AVANTI CON I LAVORI. “I lavori per il momento non saranno sospesi, ma c’è una richiesta cautelare sospensiva che speriamo non venga accolta: le motivazioni sono contraddittorie e non veritiere, abbiamo sempre coinvolto tutti. Se accogliessero la sospensiva, i lavori potrebbe essere sospesi. Ci siamo attivati con i nostri legali, e secondo me il ricorso si smonta facile: cercheremo di farlo. Per quanto riguarda i tempi il rischio è che passino diversi mesi ma stiamo lavorando per evitarlo. Abbiamo già informato Commisso e la Fiorentina, e specifico che finché non arriva la sospensiva i cantieri possono procedere. Non è detto che l’evento possa essere spostato in sede di TAR, in modo da abbreviare i tempi. Siamo davanti ad un procedimento che, dovesse andar male, imporrebbe un’enorme riflessione sull’Italia. Abbiamo seguito un procedimento rigoroso e bipartisan, tutti favorevoli tranne una consigliera che si è astenuta, c’era l’ok della Soprintendenza, della città metropolitana e della Regione: mica Italia Nostra potrà rivoluzionare una decisione così? Si parla di mancate motivazioni sull’interesse pubblico, insufficienza di motivi sul perché dell’atto amministrativo. Cose contestabilissime, temi che a mio avviso servono solo a rallentare la realizzazione del centro sportivo, questa è la verità. Purtroppo Italia Nostra non è nuova a certi episodi. Voglio però tranquillizzare Commisso e i tifosi perché i lavori stanno procedendo“.
L’UMORE DI BARONE. “Non può essere buono, da parte di nessuno. Ci girano a tutti. Trovare un ricorso straordinario al presidente della Repubblica, francamente… Sono però fiducioso nel mio paese, non voglio credere un’interruzione così alla vigilia del Recovery Fund: se lo gestiamo così, scacciamo gli investitori“.