Prosegue il dibattito sulla questione del centro sportivo con Italia Nostra che prova a difendere il ricorso sul Viola Park
Mariarita Signorini, già presidente dal 2016 del Consiglio Regionale della Toscana di Italia Nostra, ora Presidente Nazionale di Italia Nostra, a Radio Bruno ha parlato così: “Noi ci appelliamo al fatto che la Regione Toscana con la legge 64 del 2014 impedisce il consumo di territorio. E sui terreni del centro sportivo si va invece su una destinazione diversa con la costruzione di opere. Ci rifacciamo alle leggi della Regione che vieta il consumo di suolo. 28 ettari di terreno agricolo sono tantissimi.
La Soprintendenza all’inizio aveva dato un parere negativo e poi, come il ponte di Vallina, l’ente non si è presentato ed è arrivato un parere parzialmente favorevole. Viene da chiedersi perché la Soprintendenza abbia cambiato idea in maniera così poco coerente. La cittadinanza non può essere confusa con i tifosi che sono una parte importante ma solo una parte di tutta la cittadinanza.
Perché frenare l’investimento di un privato? Noi non ce l’abbiamo assolutamente con il privato che cerca di fare il proprio interesse, noi invece cerchiamo di fare l’interesse del pubblico. Si parla di un terreno agricolo, vergine, che è stato trasformato e che sarà irreversibilmente cambiato.
Quale la giusta valorizzazione? Un terreno agricolo dovrebbe avere una votazione agricola e di produzione e non mi sembrerebbe una cosa così strana. Noi non siamo economisti, cerchiamo solo di interpretare le leggi che ci sono. Le varianti urbanistiche sono un grimaldello per sconfessare i piani originali dei piani strutturali.
Di
Redazione LaViola.it