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Si chiude un 2017 con tanti dubbi e un rapporto con i Della Valle sempre più deteriorato. L’augurio è che il 2018, dove la Fiorentina si gioca il futuro, sia a tinte viola

IL 2017 della Fiorentina si chiude con un pareggio e tanta amarezza. Poche volte al Franchi si era visto un Milan così dimesso e battibile.
Dopo essere stati eliminati in coppa Italia dalla Lazio, sbagliata completamente la formazione iniziale, atteggiamento e approccio alla gara, tutti si aspettavano un riscatto contro i rossoneri. Che tra l’altro sono arrivati a Firenze con 120 minuti sulle gambe giocati appena due giorni e mezzo prima. Invece, ancora una volta si è vista una Fiorentina giocare a basso ritmo, non sfruttare l’occasione e ancora con problemi cin concretizzazione in attacco.

Pioli ha detto che per giocare gare a buon ritmo bisogna essere in due. Intanto lo faccia la Fiorentina, così mette subito in difficoltà gli avversari, poi vediamo cosa faranno gli altri. Giocare a specchio può essere una scelta, ma quando diventa una costante allora bisogna porsi delle domande e capire il perché. Se in rosa non hai giocatori di qualità superiore agli avversari allora sarà difficile avere la supremazia della partita.

È innegabile che quello ottenuto contro il Milan è il settimo risultato utile consecutivo in campionato, ma su 21 punti i viola ne hanno conquistati 11. Frutto di cinque pareggi (Spal, Lazio, Napoli, Genoa e Milan) e due vittorie (Sassuolo e Cagliari). Una serie positiva che hanno portato la difesa viola a essere anche la quinta del campionato, mentre l’attacco è solo il nono della serie A. Numeri che purtroppo confermano una Fiorentina da metà classifica, considerando anche che Sampdoria (davanti) e Udinese (stessi punti dei viola) devono recuperare una partita.

Un 2017 che ha visto il cambio di panchina, da Paulo Sousa a Stefano Pioli, e con in mezzo una rivoluzione totale della squadra voluta dai Della Valle e da Corvino, ma rispetto alla fine del girone di andata della scorsa stagione i viola hanno tre punti in meno. E l’inizio del girone di ritorno non sarà certo dei più semplici, visto che venerdì al Franchi arriverà l’Inter degli ex Borja Valero e Matias Vecino.

In tutta questa situazione i dubbi sul futuro della Fiorentina, squadra e società, sono ancora molti. Diego e Andrea Della Valle hanno deciso di non tornare a seguire di persona la Fiorentina a Firenze, hanno demandato tutto ai manager al all’ormai famoso autofinanziamento. E questa situazione preoccupa molto i tifosi perché se la corsa estate è stato venduto tutto quello che era possibile vendere, nella prossima estate in molti sono convinti che uno tra Chiesa e Pezzella, se non entrambi, saranno ceduti per fare mercato.

Si dovrebbe tener maggior conto dell’amore, della passione, anche delle critiche, dei tifosi viola. Invece, in casa Fiorentina non ci si preoccupa nemmeno che lo stadio è sempre più voto. Negli ultimi 12-18 mesi sono stati persi migliaia di tifosi ma questo problema non sembra interessare società, dirigenza e proprietà viola.

Il rapporto con una parte della tifoseria è ormai definitivamente rotto. Anche contro il Milan la Curva Fiesole, con cori e striscioni, ha fatto capire il loro pensiero. Non vogliono più i Della Valle. Il fatto da registrare è che se in passato, davanti a cori e striscioni di protesta e contestazione, gran parte dello stadio non approvava e fischiava la Curva Fiesole. Col passare del tempo questo modo di rispondere ai contestatori e diminuito e contro il Milan si sono sentiti pochissimi fischi rivolti ai tifosi viola in Fiesole. Segno evidente che probabilmente la delusione, la voglia di non credere più in questa Fiorentina, nei Della Valle, ha di fatto aumentato il numero dei tifosi viola scontenti, amareggiati.

Probabilmente anche per la vicenda ‘nuovo Stadio’ che non sembra convincere nessuno sulla sua definitiva realizzazione. Di questo, adesso, ne riparleremo tra circa nove mesi ma ormai in pochi credono, nonostante le parole dei Della Valle e del Sindaco Nardella, che si arriverà veramente a una sua conclusione positiva.

Si chiude un 2017 con tanti dubbi ma anche speranze. Sicuramente decisive, oltre ai risultati della squadra, saranno le sessioni di mercato invernale e quella della prossima estate. Con l’augurio che possa esserci un netto cambio di tendenza nella qualità e competitività della squadra, sperando che il Franchi possa tornare pieno di tifosi viola, che gli obiettivi della società possano tornare più ambiziosi e, magari, vincenti, i migliori Auguri di Buon 2018 a tutti!!!

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