
Prandelli si affida ai senatori e punta sul gruppo e la voglia di reagire. Un altro incrocio salvezza con il Genoa: serve solo vincere
Carattere, forza del gruppo, leadership e orgoglio. Cesare Prandelli fissa l’obiettivo. Vuole i tre punti, il successo che ai viola in campionato manca ormai da un mese e mezzo. Vuole vincere, non importerà come. La classifica fa paura, la zona retrocessione occupata dal Genoa spingerà i rossoblù a una gara tirata, dove il timore di perdere potrebbe avere la meglio sulla voglia di spingersi oltre e provare a vincere. Così scrive La Repubblica.
ANCORA INCROCIO SALVEZZA. Firenze e Genova, due piazze che devono fare i conti con un altro incrocio da brividi. Come un anno e mezzo fa, quando nell’ultima gara dei Della Valle la Fiorentina pareggiò nell’ultimo turno di campionato in un assurdo 0-0 tra i fischi dei suoi tifosi nella gara che salvò Fiorentina e Genoa e segnò il passaggio di proprietà a Rocco Commisso. Sulla panchina dei rossoblù c’era Prandelli, Cesare che ora si prende le proprie responsabilità mentre in settimana era stato il turno del ds Pradè. Non è la caccia al colpevole, ma l’ammissione che qualcosa non è andato per il verso giusto e che questa Fiorentina avrebbe dovuto fare molto di più.
GRUPPO. L’allenatore punta ancora sul gruppo, sulla voglia di reagire dopo un punto nelle ultime quattro di campionato e 399 minuti di astinenza dal gol. Pensa anche ai tifosi, che non sono presenti ma che si sono fatti sentire con uno striscione in settimana chiedendo rispetto per la maglia. «È giusto, i tifosi vogliono sentirsi rappresentati», dice l’allenatore che poi cita Ribery insieme a Callejon, Pezzella e Caceres come leader che devono venire fuori in queste situazioni di difficoltà. «Se un giocatore si sente forte, deve farsi trovare pronto. Se qualcuno pensa solo a se stesso, non può far parte della squadra. Se uno non è contento di rimanere alla Fiorentina, può andare via». A qualcuno fischieranno le orecchie?

Di
Redazione LaViola.it