Rassegna Stampa

Sfida ad alta velocità sulla fascia: Kayode affronta Leao, pericolo numero uno del Milan

Published on

Domani il giovane terzino viola se la dovrà vedere con l’esterno più forte del campionato, che ha nella Fiorentina la sua vittima preferita

Chiamiamola pure la prova del…dieci, ed ogni riferimento a Rafael Leao non è casuale, scrive il Corriere Fiorentino. Difficile, per Michael Kayode, trovarsi davanti un avversario più forte. Forza, tecnica, velocità, fantasia, potenza, dribbling. Il repertorio del portoghese è potenzialmente quasi infinito e quando è in giornata limitarlo diventa (quasi) impossibile. Per questo, quella di domani sera, per Kayode sarà una specie di tesi di laurea. Contro l’attaccante esterno probabilmente più forte del campionato, sicuramente tra i migliori in Europa, e in una partita che per la Fiorentina varrà molto più del solito.

Serve far risultato, e molto passerà proprio da quella fascia e da quel duello. Kayode contro Leao. Certo, in questa stagione Michael ha già dimostrato di potersela cavare anche contro i top della serie A. Basta pensare a quanto successe a ottobre, quando al Maradona fu capace di annullare uno come Kvaratskhelia nonostante avesse appena messo piede in Serie A. Difficile insomma che possa tremare davanti a Rafa, in un faccia a faccia che nella sfida d’andata a San Siro non andò in scena a causa dell’assenza sia dell’uno che dell’altro.

Il guaio, semmai, è che il colore viola ha sul numero 10 del Milan lo stesso effetto del rosso su un toro. Sono i precedenti a dirlo, e fanno oggettivamente spavento. Dal giorno del suo arrivo in Italia infatti il portoghese ha affrontato quattro volte la Fiorentina, segnando 3 gol e facendone, nel rapporto tra sfide e reti segnate, la sua vittima preferita in Italia.

Kayode può vivere questo finale di stagione con serenità visto che alle sue spalle Dodo spinge per riprendersi il posto. Una concorrenza sana, di quelle che piacciono a Italiano, tra due amici veri. «Sembriamo fratelli — ha raccontato Kayode qualche settimana fa— e se sono diventato quello che sono è grazie a lui e al mister». «È un ragazzo fantastico ed è tutto merito suo», ha detto invece Dodò. Due amici che domani, magari unendo le forze e dandosi il cambio, proveranno a fermare il Diavolo col 10 sulle spalle.

7 Comments

Popular Posts

Exit mobile version