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Sfida a Italiano, l’ultima spiaggia. Finale thrilling, ma Palladino con tante assenze

Beltran e Zaniolo, più Folorunsho, squalificati, fuori Cataldi, Gud prova a recuperare mentre pessimismo su Kean. Ma l’Europa passa dal Bologna

Ci si fosse messo d’impegno il miglior sceneggiatore del mondo non sarebbe arrivato a a tanto. Stasera andrà in scena quello che in molti forse temevano e che, probabilmente, si sarebbero risparmiati volentieri. Colpa di un calendario beffardo, ma anche e soprattutto di un rendimento altalenante che ha condannato la Fiorentina a doversi giocare questa gara come una specie di finale. Un’ultima chiamata per l’Europa, con l’obbligo di vincere e dovendo sperare che dagli altri campi (in una domenica vintage, con nove partite in contemporanea) arrivino tante buone notizie. Novanta minuti thrilling, con l’aggiunta dell’elemento più piccante di tutti: il ritorno al Franchi di Vincenzo Italiano che, tanto per aumentare il tasso di emotività, dopo le tre finali perse sulla panchina viola arriverà fresco di trionfo in Coppa Italia col suo Bologna. Così scrive il Corriere Fiorentino.

ACCOGLIENZA. Difficile insomma pensare ad un film più appassionante di questo, anche perché la stessa formazione rossoblu (nonostante si sia garantita la qualificazione all’Europa League) non ha abbandonato il sogno di bissare il pass Champions raggiunto l’anno scorso. Missione difficile, ma non impossibile, e chi conosce l’ex tecnico della Fiorentina sa bene che non mollerà nulla fino all’ultimo. Certo, per lui sarà una serata molto particolare. E se le polemiche della gara d’andata facevano pensare ad un’accoglienza a dir poco ostile, quanto successo a Roma, con la dedica alla famiglia di Joe Barone, ha fatto cambiare idea a molti. Si vedrà.

ASSENZE. Di certo c’è che sul campo sarà (appunto) una sfida apertissima, anche se Palladino sperava di arrivarci in una condizione migliore. Sia sul piano morale (lui stesso ha ammesso come l’eliminazione col Betis sia stata una botta dura da assorbire), che su quello delle assenze. Il rischio è di presentarsi praticamente senza attaccanti (i convocati saranno comunicati solo oggi) anche se la rifinitura di ieri ha portato un po’ di ottimismo almeno per Gudmundsson. L’unica certezza è che la Fiorentina è obbligata a vincere: per salutare al meglio il Franchi e (soprattutto) per continuare a sognare l’Europa.

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