News

Settimana (im-)perfetta: ora serve un’impresa col Napoli. ‘Migliorare il girone di andata’: -2 ed Europa da rincorrere, c’è da pedalare

Published on

Napoli nel mirino, dopo una settimana che poteva essere perfetta ma che lascia ancora rimpianti. Servono punti per l’Europa.

La vittoria a Verona con il Chievo in 10 contro 11, la goleada storica contro la Roma in Coppa… e l’1-1 di Udine. Si chiude così una settimana che poteva essere perfetta per la Fiorentina, ma che in coda vede altri rimpianti nella stagione del ‘vorrei ma non posso’. Un pareggio, un punto che fa rimanere lì in classifica (al 9° posto) i viola. Meno quattro da Atalanta, Roma e Lazio che occupano le posizioni europee, meno cinque dal Milan 4°.

SERVONO VITTORIE. Nelle ultime sei gare tra campionato e Coppa la Fiorentina ha vinto 3 volte e pareggiato altre 3, rimanendo imbattuta. Buon trend, condito da un attacco che finalmente ha ritrovato brio grazie a Muriel e alla vena realizzativa di Chiesa. A Udine, contro una squadra a dir poco ‘catenacciara’, a rimettere a posto le cose ci ha pensato Edimilson Fernandes (13° marcatore stagionale), mentre Chiesa e Ceccherini hanno sfiorato il gol da tre punti nel finale. È mancata, però, la vittoria. E in classifica questa latitanza di tre punti si sente parecchio: tre soli successi nelle ultime 15 partitedi A, con 18 punti conquistati. La Fiorentina ha perso solo due volte da metà ottobre (Juve e Parma), è vero, ma nel calcio dei tre punti il pareggio spesso è più da bicchiere mezzo vuoto che mezzo pieno. La classifica viola ne è la conferma.

MIGLIORARSI. “Nel girone di ritorno bisogna migliorare i punti dell’andata, bisogna vincere di più”, ha ripetuto Pioli dal giro di boa. Senz’altro la Fiorentina del 2019 ha più impeto e più idee, più verve davanti. Ma il bilancio parziale dopo tre gare del ritorno – oltre al doppio successo in Coppa che ha portato alle Semifinali – recita ‘-2’. Due punti in meno: erano 7 all’andata dopo Samp-Chievo-Udinese, sono 5 nel ritorno dopo il solito trittico. Con il Napoli a settembre fu ko 1-0 al San Paolo, dopo un buon primo tempo e una ripresa molto deludente. Sabato gli azzurri di Ancelotti arriveranno al Franchi: gara complicata, complicatissima, ma per la Fiorentina fare risultato è praticamente un obbligo. Se si vuole davvero puntare all’Europa.

SERVE L’IMPRESA. Servirà un’impresa insomma. Come mercoledì contro la Roma. O come lo scorso aprile, magari. Quando il Napoli, in lotta per lo Scudetto, crollò 3-0 con la tripletta di Simeone. Il famoso ‘Scudetto perso in albergo’, i napoletani ancora si sognano la notte quel weekend tra Inter-Juve 2-3 e Fiorentina-Napoli 3-0. Fu un pomeriggio storico, quello, anche se la rincorsa europea non andò a buon fine per i viola. Stavolta sarà inevitabilmente diverso. In una giornata di campionato sulla carta sfavorevole per la Fiorentina: Lazio in casa con l’Empoli, Roma a Verona con il Chievo, Atalanta, Sampdoria, Torino e Milan in casa rispettivamente contro Spal, Frosinone, Udinese e Cagliari. Insomma, poche rivali potrebbero perdere punti per strada nel prossimo weekend, ed anzi qualcuna rischia di allungare ancora.

CONTROPIEDE. Sedici partite alla fine e almeno una trentina di punti da fare: serve pedalare eccome per l’Europa. Un Fiorentina che, con l’arrivo di Muriel, ha cambiato pelle: sempre più basata su ripartenze, pressing alto e contropiede. Velocità e potenza negli spazi, mentre il gioco manovrato continua ad evidenziare qualche problematica. A Udine se n’è avuta schietta riprova, con i bianconeri tutti schiacciati che non hanno mai lasciato metri al colombiano e a Chiesa. Il Napoli (che in trasferta ha faticato spesso e ha vinto 6 volte su 14 in stagione) dovrebbe fare decisamente un’altra partita a Firenze. E i viola, così, dovranno sfruttare le loro caratteristiche: coprire bene, limitare gli attacchi e ripartire in velocità. Anche se Ancelotti si aspetta un atteggiamento del genere da Pioli e difficilmente arriverà al Franchi impreparato.

35 Comments

Popular Posts

Exit mobile version