La sconfitta di Napoli ha sollevato alcuni dubbi tattici e non solo nella Fiorentina di Pioli. Difficile giocare senza un metronomo, mentre l’argentino in attacco è sempre troppo solo
Coraggio, “forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, nell’affrontare con decisione un pericolo, nel dire o fare cosa che importi rischio o sacrificio”. In sostanza è questo quello che è mancato alla Fiorentina sabato pomeriggio a Napoli.
La forza tra le due squadre è netta, evidente a tuttim ma la Fiorentina al San Paolo è riuscita a tenere ‘botta’ a un Napoli non certo trascendentale. Certo, alla fine sarebbe stato uno 0-0, e comunque un risultato più che positivo per la squadra di Pioli.
Al termine di una partita di sacrificio, dove però è stato pagato a caro prezzo l’unico vero errore con Edimilson che sbaglia posizione, Vitor Hugo sbaglia l’uscita e Pezzella sbaglia l’intervento su Insigne.
Quella vista al San Paolo è una Fiorentina tenace, con Chiesa che ha cercato di sfondare il muro napoletano e con Eysseric quanto meno ispirato. Il problema, però, è stata la mancanza di coraggio, di osare. Al termine della partita si sono registrati un tiro dalla lunga distanza di Eysseric, uno di Chiesa da fuori area e un colpo di testa sempre di Eysseric.
Sono mancati, però, i tiri (e di conseguenza i gol) di Simeone. Il filtro e gli inserimenti dei centrocampisti. Contro quel Napoli si poteva uscire dal San Paolo con un risultato ancor più che positivo, invece dopo un primo tempo giocato con una buona intensità, la ripresa è stata lascia in mano ai partenopei.
Questo anche a causa di un centrocampo che non ha funzionato bene. Soprattutto in cabina di regia. Se decidi di giocare col 4-3-3 il regista devi averlo. Non puoi pensare di giocare un’intera stagione solo con centrocampisti fisici.
In questo caso Pioli e la Fiorentina hanno deciso d’inventarselo in casa con Veretout. In questa maniera, però, i viola perdono molto davanti all’area avversaria. La conferma arriva da come ha giocato Veretout la stagione scorsa.
Certo, il francese può imparare il ruolo di regista moderno ma la squadra quanto potrà attendere che il francese diventi ‘padrone del nuovo ruolo?
Questo lo potrà dire solo il tempo e i risultati che la squadra di Pioli riuscirà a ottenere. Sicuramente le prossime partite, fino alla sosta del 7 ottobre, potranno iniziare a dire che Fiorentina potrà essere. Che ruolo, da protagonista o meno, potrà ricoprire in questo campionato.
La gara di Napoli ha poi fatto nascere diverse, molte, critiche da parte dei tifosi verso Stefano Pioli. Non è piaciuto l’atteggiamento avuto dalla squadra, non sono piaciuti i cambi, ad alcuni il gioco. Vedremo se già da mercoledì a Marassi il tecnico viola cambierà qualcosa oppure continuerà sulla stessa strada.
Di
Gianni Ceccarelli