In Slovenia i viola non dovranno avere amnesie e dimostrare la superiorità tecnica dal 1′, solo così si potranno evitare brutti scherzi nel cammino europeo
Come riporta la Gazzetta dello Sport,giovedì prossimo, il giorno del ritorno dei quarti di Conference contro il Celje, Raffaele Palladino festeggerà il compleanno numero 41. La sua carriera di giovane allenatore l’ha già messo di fronte a momenti complicati, fin da quando il Monza gli affidò all’improvviso la panchina in Serie A, e indimenticabili, come la doppia salvezza in Brianza e il 3-0 rifilato di recente a Inter e Juve. In questa stagione la Fiorentina ha mostrato lampi significativi e crepe pericolose. Il bilancio è in linea con le aspettative del club: i viola sono in corsa per un posto europeo nel 2025-26 e nei quarti di Conference League, la coppa sfuggita in finale due volte con Italiano. Stasera la Fiorentina gioca da favorita l’andata contro il Celje e questa è una responsabilità in più per la squadra e per il tecnico, che sta pensando a un robusto (e rischioso) turnover per gestire la doppia competizione nel modo migliore. Nel suo bagaglio Palladino ha appena 115 panchine, giovanili escluse: nel mirino, a distanza di cinque partite, c’è il primo trofeo della carriera e non sono tanti gli allenatori ad aver alzato una coppa internazionale così rapidamente. Oggi, di conseguenza, non si può sbagliare.
ATMOSFERA. A differenza di quanto accaduto nell’andata degli ottavi ad Atene, servirà un approccio determinato. La qualificazione va indirizzata già stasera, per non correre rischi e per poter poi gestire forze ed energie nella gara di ritorno, privilegiando a quel punto la trasferta di campionato a Cagliari. Per Palladino e i suoi giocatori è una prova di maturità perché stavolta la superiorità tecnica deve venire fuori in fretta senza amnesie e regali agli avversari. Al tecnico Riera manca il goleador Kucys, ma la squadra si godrà per una volta lo stadio Z’dezele esaurito: verrà riaperto per l’occasione il settore di fronte alla tribuna centrale, solitamente chiuso per mancanza di richiesta. Ci saranno 13.000 spettatori, di cui 1.300 viola. E atteso il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin, che è sloveno e vuole partecipare a quella che comunque sarà una festa per questa cittadina di 38.000 abitanti. Il Celje formato Conference in casa non ha mai perso (quattro vittorie e due paregGi, preliminare compreso): una statistica che non cambia il pronostico della vigilia, ma che dovrebbe invitare alla massima concentrazione soprattutto nella parte iniziale della gara.
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Redazione LaViola.it