L’esterno argentino non è ancora al meglio della condizione. Ma Italiano ha bisogno di lui per ritrovare gol e vittorie
È nei momenti di massima difficoltà che uno spogliatoio può fare affidamento sui suoi leader. Il capitano, che ci mette sempre la faccia, ma anche quei punti di riferimento più o meno silenziosi che con carattere e carisma riescono a sollevare il morale, a trascinare i compagni verso gli obiettivi da raggiungere. Scrive la Repubblica.
A indicare la via d’uscita dalla crisi. Per un allenatore, avere giocatori così rappresentativi è fondamentale. Peccato che uno di questi, Nico Gonzalez, sia stato fuori dalla lista dei convocati per un mese e mezzo. Un periodo coinciso con la serie più negativa della stagione dove la Fiorentina ha raccolto soltanto un punto in quattro gare di campionato senza dimenticare la dura sconfitta subita in Supercoppa. Unica parentesi positiva, il passaggio alle semifinali di Coppa Italia coi rigori vincenti contro il Bologna.
La speranza è che presto questa crisi di risultati, e in alcuni casi anche di prestazioni, possa essere alle spalle
Molto dipenderà anche dal recupero al 100% di Nico, nove gol in stagione tra campionato e Conference League. Talento puro e capacità di poter indirizzare ogni singola gara con una giocata, un guizzo, un’idea.
Peccato per quello stop a inizio dicembre dovuto all’infortunio rimediato a Budapest: una lesione di secondo grado dei muscoli flessori della coscia destra che ha costretto Gonzalez a una lunga riabilitazione prima del ritorno in campo. Ha fatto di tutto, l’argentino, per accorciare i tempi ed essere nuovamente a disposizione prima del previsto. Ma lo staff sanitario, giustamente, ha predicato la massima calma nei suoi confronti.
Trenta minuti contro l’Inter, dove non è riuscito a segnare dal dischetto ( non era mai accaduto, finora, con la maglia della Fiorentina) e circa 25 contro il Lecce segnata invece dalla rimonta subita nei minuti di recupero. La sensazione è che l’argentino necessiti ancora di un po’ di tempo per tornare a pieno regime. Italiano sa che con Nico molti dei problemi in fase offensiva si potrebbero risolvere più facilmente.
Di
Redazione LaViola.it