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“Il Decreto crescita è uno strumento utile, ma non dobbiamo abusarne. I dati che abbiamo evidenziano che al momento non c’è stato un abuso”. Lo ha detto Lorenzo Casini, presidente della lega di Serie A, a margine del convegno “Il fattore sociale e di governarce negli Esg”, promosso dall’associazione ‘Nedcommunity’, in programma al Salone d’Onore del Coni. “Nella stagione 21-22 i giocatori tesserati con il decreto sono inferiori al 20% di tutti i tesserati – ha spiegato Casini – A me sembra che bisogna lavorare su tematiche più articolate: come i vivai. Bisogna premiare chi valorizza i giovani italiani invece di togliere dei benefici fiscali che mi sembra che la Serie A ne abbia già pochi”. Casini ha poi sottolineato che “i numeri della Premier League sono lontani, l’importante è migliorare il prodotto e poi capire come esportarlo. Dobbiamo ricostruire la filiera del calcio partendo dai giovani per migliorare la qualità della Serie A. Ad esempio assicurandoci che i giovani abbiano più minuti”. “Tante squadre comunque stanno lavorando bene a riguardo – ha concluso -, basti pensare all’esordio del giovane Miretti con la Juventus”.
Sul tema si era espressa anche la Fiorentina, che in occasione della consegna delle coppe Carnevale da parte del Museo Del Calcio, per voce di Daniele Pradé e Joe Barone aveva sottolineato l’esigenza di porre dei correttivi allo stesso Decreto Crescita per il bene del calcio italiano, poiché i vantaggi fiscali inducono sempre più a comprare i calciatori dall’estero.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
																	 
									 
																	 
														
Di
Redazione LaViola.it