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In Serie A c’è chi dice no e chi punta a non ricominciare il campionato. La Gazzetta dello Sport dà voce proprio al fronte del No.
Il limite considerato invalicabile da gran parte dei nostri club è il 30 giugno: data che costringerebbe le squadre a un tour de force di prestazioni ogni tre giorni. La Gazzetta poi riassume il fronte del No in 8 punti:
1) Per chiudere entro il 30 giugno ci si dovrebbe allenare dopo metà aprile (molti giocatori sono andati via…) e riprendere a giocare il 7 o 16 maggio, costringendo i club a una gara ogni tre giorni. Con il rischio di infortuni per giocatori sotto stress agonistico.
2) Se la data di chiusura della A dovesse slittare a luglio servirà un permesso della Fifa per prolungare i contratti dei giocatori in scadenza al 30 giugno.
3) Sempre in caso di prolungamento della stagione una proroga si renderebbe necessaria anche per la presentazione dei bilanci dei club e delle licenze per l’iscrizione alla stagione seguente. Senza contare le scadenze bancarie…
4) Necessario, vista l’impossibilità di fare mercato e aggiustare i bilanci, anche modificare le licenze Uefa e gli attuali parametri del FFP.
5) Bisognerebbe rivedere tutte le date del mercato: non solo quelle di partenza (alcuni campionati finirebbero prima e altri dopo) ma anche della fine. La Fifa propone un’unica finestra dall’estate a gennaio che a molti non convince.
6) Finita la stagione con l’assegnazione delle coppe (si parla di finali a luglio o agosto), dopo poche settimane partirebbe la nuova stagione. In pratica: una breve pausa e si tornerebbe in campo (a porte chiuse) di fatto eliminando la preparazione fisica dei giocatori in una stagione che sarà ricca di eventi, compreso l’Europeo, e dunque faticosa.
7) I nuovi acquisti sarebbero direttamente catapultati in campo senza avere il tempo nè di ambientarsi nè di giocare amichevoli con i nuovi compagni.
8) Tornando a giocare, anche le rinunce delle mensilità di stipendio da parte dei calciatori potrebbero saltare.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														
Di
Redazione LaViola.it