Questi brodi hanno un sapore diverso. Quello della gallina bianca e nera, abituata a essere la migliore del nostro pollaio, dovrà farsi apprezzare ancora una volta sulle più pregiate tavole europee. La gallina gialla ha più umili origini e ambizioni domestiche: vuole restare nello stesso pollaio, senza faticare troppo, più o meno come nell’ultimo allevamento. Differenze a parte, Juventus e Chievo sono due galline vecchie – le più vecchie della Serie A – e ben saporite: domani alle 18 all’Allianz Stadium si «beccano» e, nonostante il tempo tiranno, il brodo dovrebbe essere ottimo.
lSe il campo si allarga a tutta la rosa, i bianconeri sarebbero perfino davanti. Più attempati dei veneti: 28 anni e 132 giorni contro 28 e 6 di media. Il dato, però, va maneggiato con cura perché ad abbassare la cifra ci pensano i baby aggregati ormai alla prima squadra: sul tema, da seguire con grande attenzione Fabrizio Caligara, mezzala mancina della Juve che sarà, e Emanuel Vignato, trequartista veneto che sarebbe tanto piaciuto alla Signora. Più credibile, allora, riferirsi soltanto ai titolari in queste due prime giornate di A: il Chievo sfonda abbondantemente i 30 anni (31 e 344 giorni), la Juve quasi (29 e 304).
Rovesciando la piramide, possono sorridere nella Milano rossonera: stanno costruendo un grande futuro, hanno già la rosa più giovane di tutto il campionato (poco più di 24 anni tra i titolari scesi in campo finora). La Fiorentina avrà pure venduto i pezzi migliori, ma sta facendo una fresca scommessa: con 25 anni e 255 giorni di media è seconda in questa speciale classifica. Le altre grandi in lotta per il titolo, invece, sembrano fidarsi ancora dell’esperienza: finora il Napoli ha mandato in campo degli undici con una media di 27 anni e 331 giorni. L’Inter (28 e 223) e la Roma (28 e 253) si sono spinte perfino più su. Nessuno, però, arriva alle vette di Juventus e Chievo.
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Redazione LaViola.it