Si avvicina l’inizio del massimo campionato italiano di calcio ma resta l’incertezza sull’affluenza dei tifosi
Il calcio italiano si appresta a far cominciare la stagione 2021/22, ma vige ancora l’incertezza assoluta sull’esatto numero di persone che potranno assistere alle partite. La strada, al momento, è quella del 50%, anche se bisognerà attendere la risoluzione del nodo distanziamento. Lo riporta Calcio e Finanza.
Nelle ultime due stagioni, l’assenza del pubblico ha privato i club di 426 milioni di euro di entrate complessivi, a cui si aggiungono il calo dei ricavi commerciali e gli sconti chiesti da sponsor e televisioni, in nome del fatto che un calcio senza pubblico dal vivo ha meno appeal.
Di questi 426 milioni, 108,2 milioni derivano dal 2019/20, mentre i restanti 317,9 milioni dalla stagione successiva. Come riporta Repubblica, nella sezione Affari e Finanza, le proiezioni della Lega Serie A per il prossimo campionato parlano di 9 milioni di euro a giornata nelle casse dei club, per un totale di 342 milioni fino a maggio.
Tuttavia, non tutte le squadre verrebbero penalizzate allo stesso modo. Alla luce della capienza media delle ultime stagioni, l’Inter lascerebbe fuori da San Siro addirittura 22.000 spettatori, contro i 18.000 della Juventus (unica “in regola” con la questione distanziamento, almeno per il momento) e 15.000 del Milan. Proiezioni meno negative per Roma e Lazio: le due romane lascerebbero a casa, rispettivamente, 4.000 e 2.000 tifosi ogni giornata.
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Redazione LaViola.it