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Sergio Olivera, lunedì al Franchi… da avversario. Quello sfogo di Commisso e la rottura con Gattuso
Il portoghese non arrivò a Firenze in estate, portando alla clamorosa rottura con Mendes e il tecnico. Da gennaio alla Roma… a prezzo di ‘saldo’
Chi conosce bene il calcio portoghese ed il Porto assicurava come “il mancato passaggio alla Fiorentina” gli avesse “fatto perdere concentrazione”. Le parole sono riferite all’ex ds viola, Carlos Freitas, che a gennaio commentava così il passaggio di Sergio Oliveira alla Roma. Il centrocampista classe ’92, del resto, aveva sfiorato proprio la Fiorentina in estate. Era giugno ed erano i giorni della pianificazione della nuova Viola con Gattuso. Se le parti non sono mai entrate nello specifico della rottura a causa della nota “clausola di riservatezza” sul contratto firmato ma non depositato, è arci-noto come il divorzio sia scaturito a causa dei rapporti con Mendes e proprio con Oliveira suo malgrado ‘protagonista’.
LO SFOGO DI ROCCO. “L’agente di Sergio Oliveira rappresentava il Porto, il calciatore e l’allenatore Gattuso. Questo sicuramente non è accettabile, che io debba negoziare in una situazione del genere non mi sembra accettabile”, si sfogò a luglio Commisso, che poi scese nei dettagli delle cifre: “Per l’acquisto di Nico Gonzalez, se parliamo del costo di trasferimento e di tutti gli altri costi compresi le commissioni, si parla di 29 milioni di euro. Poi c’è il suo salario, circa 2 milioni al lordo all’anno, in totale 11,7 su cinque anni: si arriva a 40 milioni totali nello spazio di cinque anni per un ragazzo di 23 anni. Nel caso di Sergio Oliveira, quello che era stato presentato da Mendes, dal suo procuratore, era un costo di trasferimento di 20 milioni più altri costi legati alle commissioni per cui si arrivava minimo a 22 milioni. Però lo stipendio era quasi doppio, nei cinque anni, per un ragazzo di 29 anni: si parla di 22,5 milioni sui cinque anni. Quando si prendono i costi di trasferimenti e i costi dei cinque anni di stipendi si arriva a 44,5 milioni per Sergio Oliveira e 40,7 per Nicolas Gonzalez. In più, e questa è la cosa più importante, tra cinque anni il primo arriverà a 34 anni e il secondo arriverà a 28 anni. Noi crediamo che Gonzalez dopo cinque anni si potrà vendere per un certo prezzo, facciamo per dire 20 milioni, così il costo netto per la società sarà di 20 milioni. Mentre Sergio Oliveira a 34 anni non credo che si possa vendere nemmeno a un dollaro. Vorrebbe dire che il costo sarebbe più del doppio di quanto paghiamo per Nicolas Gonzalez. Così noi facciamo gli affari, io capisco bene queste cose: abbiamo ritenuto molto meglio prendere Nicolas Gonzalez che Sergio Oliveira”.
PREZZO DI ‘SALDO’. Insomma, questione di soldi, investimenti e possibilità di rendere più o meno fruttuoso un affare. Con sguardo più al lungo termine che all’immediato, evidentemente. E se Nico Gonzalez fin qui ha ‘ripagato’ con 5 gol e 9 assist in 36 partite, Sergio Oliveira è nel frattempo sbarcato sì in Serie A, ma a Roma. “Sapevamo anche noi che era forte e bravo ma l’investimento era troppo importante per un ragazzo di 29 anni. È stata una visione aziendale”, commentò Pradè a gennaio. Dopo i primi mesi di stagione complicati al Porto (solo 3 gare da titolare in campionato), la partenza sprint in giallorosso, con due gol e un assist nelle prime due gare, la rete decisiva contro il Vitesse in Conference League, poi alcune prove così e così. Il portoghese è arrivato nella Capitale a gennaio (tra l’altro Mendes è anche procuratore di Mourinho) in prestito oneroso (circa 1,5 milioni) e diritto di riscatto a 10 milioni (13 con i bonus): insomma, cifre decisamente inferiori rispetto a quanto proposte in estate ai viola. Anche se, dicono da Roma, il riscatto non sarebbe così scontato.
DA AVVERSARIO. “Chi mi conosce nel mondo del calcio sa che io sono uno che parla chiaro, non sono uno che sta dietro ai soldi. Avevo firmato un contratto milionario e l’ho lasciato, perché le promesse che erano state fatto non sono state mantenute”, disse Gattuso a dicembre durante un servizio su Rai 3 di Report, che si occupò proprio di questa vicenda. “Mendes voleva piazzare quattro calciatori alla Fiorentina? I giocatori non erano quattro. C’era Silva e Guedes, non erano quattro. La storia dice che ad oggi io non ho mai preso un giocatore di Jorge Mendes. C’è un conflitto d’interesse? Io penso che se una persona non ha scheletri nell’armadio, si comporta bene”. Tutta un’altra storia, pare passata una vita. Anche perché nel frattempo la Fiorentina si è tolta grandi soddisfazioni con Italiano. Di sicuro, appunto, lunedì Sergio Oliveira (dopo la semifinale in Conference di stasera contro il Leicester) si presenterà sì al Franchi, ma da avversario. Dieci mesi dopo quella trattativa che stava per portarlo a indossare la maglia viola.
