Connect with us

Rassegna Stampa

Senza più certezze: il ritorno amaro di Parisi a Empoli

La Fiorentina domenica affronta gli azzurri dove il laterale era esploso. Ma con Palladino in campionato è stato in campo solo 120’

Repubblica ripercorre il passaggio di Fabiano Parisi alla Fiorentina un anno fa: affare da oltre 10 milioni, uno dei colpi dell’estate 2023. Da coltivare sulla sinistra in vista del sorpasso al capitano Biraghi, visti anche gli otto anni di differenza tra i due all’anagrafe. Eppure qualcosa non ha funzionato al primo anno. Parisi che ha faticato a mettersi in mostra, spostato poi sulla destra nel momento più complicato coi due infortuni in contemporanea di Dodò e Kayode. Un periodo di smarrimento e Vincenzo Italiano che ha preferito il capitano su quella fascia. La pazienza di Parisi, l’attesa nella svolta arrivata col cambio tecnico. «Fabiano è perfetto per fare il quinto, è un giocatore che ha qualità tecniche e fisiche. Anche da terzino può assolutamente fare bene». Parole di Palladino a giugno inoltrato, nel giorno della sua presentazione.

Peccato però che nei fatti molto sia cambiato. Titolare in campionato soltanto col Venezia, schierato largo a centrocampo con Biraghi terzo difensore a sinistra. Palladino però aveva chiesto alla dirigenza un nuovo esterno che potesse dare ampie garanzie e così l’ultimo giorno di mercato è arrivato Gosens: appena preso, subito messo in campo nella gara col Monza dove l’ex Inter ha segnato in pieno recupero il gol del pareggio. Da quel giorno, nessun dubbio: Gosens dall’inizio in tutte e tre le sfide successive, sempre con Biraghi in campo fin qui titolare in ogni gara dei viola eccezion fatta per il playoff d’andata di Conference League. Un segnale chiaro: queste sono le gerarchie.

La stagione è lunga, le competizioni infittiscono il calendario e presto Palladino dovrà gestire il proprio gruppo per cercare di tenere alto il ritmo e sfruttare così ogni elemento della sua rosa. Anche Parisi ci spera. Domenica prossima, poi, una gara davvero speciale per lui. Il ritorno a Empoli, dove ha giocato dal 2020 al 2023 attirandosi stima e attenzioni di club italiani e stranieri. Convocato anche dall’allora ct Roberto Mancini, siamo a fine 2022, per le amichevoli dell’Italia contro Albania e Austria. Insomma, un giocatore che aveva davanti a sé un futuro più che promettente e anche a tinte azzurre. Non esattamente il rendimento sperato, quello dell’ultimo anno in viola.

26 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

26 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

26
0
Lascia un commento!x