News

Senso di appartenenza, qualità… e voglia di farsi perdonare. Badelj e non solo in mezzo al campo. 19 cessioni: e tanti devono ancora partire

Published on

Montella ha finalmente il regista per impostare la nuova Fiorentina. Motivazioni e qualità, ora altri acquisti. Ma anche tanti giocatori ancora da cedere.

Montella ha finalmente il suo regista. Oggi (ri-)comincerà a lavorare con Milan Badelj. Dopo un mese di allenamenti e amichevoli con il ‘buon’ Cristoforo in cabina di regia, l’Aeroplanino potrà testare le idee per la nuova Fiorentina con un ‘playmaker’ dai piedi buoni. Che potrà essere il titolare in mezzo al campo della Viola che verrà. A meno di due settimane dall’esordio ufficiale in Coppa Italia, era diventata una priorità. Così come adesso resta primaria la necessità di completare il reparto centrale con altri elementi funzionali. Esperienza e prospettiva, il centrocampo viola sarà un mix che però non prescinderà dalla qualità tecnica. Quella mancata per larghi tratti degli ultimi anni (specie in regime di Veretout-Edimilson-Gerson).

MOTIVAZIONI. Si riparte da Badelj, “il mio acquisto più importante”, ha sottolineato Pradè. Soprattutto a livello di leadership, carisma e presenza all’interno dello spogliatoio, prima che in campo. Un senso di appartenenza da cui la nuova Fiorentina vuole ripartire fortemente. Una parte di Firenze è scettica sull’operazione, sia a livello tecnico (i 4 anni di Badelj in viola non sono stati tutti di grande livello, anzi) che umano. Visto che in molti non perdonano l’addio di un anno fa. “Devo riconquistare tutti, è normale che qualche tifoso abbia dei dubbi”, ha ammesso il croato. Voglia di recuperare il tempo perso, e di farsi perdonare. “Fu una scelta sportiva, non di soldi”, ha sottolineato Badelj, che prima della Lazio fu accostato per mesi anche a Milan e Roma. Per tornare ha anche rinunciato a parte dell’ingaggio con i biancocelesti: ha forti motivazioni, e potrà coinvolgere anche i compagni. Giovani e meno giovani. Dalle sue parole è emersa la sincerità di un uomo convinto di essere nel posto giusto, di essere tornato a casa. Da oggi parola al campo, come dev’essere.

ALTRI ACQUISTI. Per una Fiorentina che deve ancora completare la propria ‘rivoluzione’. In mezzo al campo Pradè e Barone non si fermeranno a Badelj. Piacciono Berge del Genk, Demme del Lipsia e Rongier del Nantes: obiettivi reali, trattative che vanno avanti, ruoli e caratteristiche diverse. Oltre 20 milioni la richiesta per il ’98 norvegese, una decina per l’italo-tedesco, 13-15 per il francese. Per tutti, però, l’impressione è che si debba aspettare giovedì 8 agosto, data di termine del mercato in entrata in Premier League. E con le inglesi fuori dai giochi, le cifre saranno destinate ad abbassarsi. Una data, tra l’altro, molto vicina a quella del 10 agosto ribadita come ‘svolta’ per le entrate nel mercato viola.

ASSE CON L’INTER. In mezzo da tenere ancora in considerazione l’idea Borja Valero, per completare il reparto magari negli ultimi giorni di mercato. Con l’Inter i contatti sono fitti, sono passati da Nainggolan (poi andato al Cagliari per una scelta di cuore) e proseguiranno per Biraghi e Politano. L’esterno alto non è ritenuto incedibile da Conte, anzi: dopo un’annata comunque positiva, potrebbe lasciare Milano. E per la Fiorentina sarebbe un bell’innesto di qualità per il tridente offensivo. Per il terzino viola invece l’interesse nerazzurro prosegue da tempo. Conte sta valutando Dalbert, ha bocciato Perisic per il ruolo a tutta fascia nel 3-5-2: nelle prossime settimane potrebbe arrivare un’offensiva, anche perché Biraghi – cresciuto nel vivaio interista – rientrerebbe nelle liste europee e del campionato.

IN BILICO. Tra l’altro, lo stesso Pradè è stato preciso: “Della squadra della scorsa stagione, in campo nella nuova Fiorentina ci saranno 2-3 giocatori”. Parole passate in secondo piano ma che rivelano idee precise: con Pezzella e Milenkovic destinati a formare la coppia di centrali, e Chiesa confermatissimo davanti, va da sé che le posizioni dello stesso Biraghi, ma anche di Benassi e Simeone risultino meno salde. Con il Cholito che, dopo le richieste da oltre 30 milioni di un anno fa, adesso fa fatica a trovare destinazione e ad oggi non ha fatto registrare richieste da 10-12 milioni (cifra che farebbe andare praticamente in pari la Fiorentina considerando l’ammortamento). L’argentino piace al Cagliari, può avere richieste dall’estero nell’ultima parte di mercato (si fa il nome del Monaco), ma alla fine è probabile che parta in prestito con diritto di riscatto (ed eventuale controriscatto). Con la sua cessione, arriverà l’attaccante da doppia cifra di gol. Da inserire insieme al duttile Boateng nel reparto offensivo viola.

IN USCITA. Sul fronte uscite, l’ultima cessione è quella di Saponara al Genoa. Prestito con diritto di riscatto fissato a circa 4 milioni, risparmio del milione di ingaggio netto all’anno. Con la speranza, a fine stagione, di poter piazzare a titolo definitivo un giocatore pagato 10 milioni. Ad oggi, oltre ai prestiti non rinnovati per Gerson, Edimilson, Mirallas, Pjaca e Muriel, in aggiunta al giovane Gillekens, sono stati venduti diciannove giocatori: Veretout, Vitor Hugo, Laurini e Norgaard le cessioni più remunerative, mentre sono stati venduti a zero Baez e Zanon e dati in prestito Lafont, Hancko, Graiciar, Meli, Lakti, Longo, Mosti, Trovato, Zekhnini, Ghidotti, Zinfollino e Bigica jr (oltre a Saponara).
Tanti ancora da vendere: Cristoforo, Dabo, Eysseric, più Thereau che però è destinato a restare a Firenze fino a fine contratto (un anno a 700 mila euro) e Rasmussen destinato ad andare in prestito. In aggiunta tanti giovani (alcuni non giovanissimi), come Gori, Bangu, Marozzi, Hristov, Schetino, altri ex Primavera o ‘fuori quota’ come Maganjic, Hanuljak, Illanes, Baroni. Oltre ai sopracitati ‘big’ che potrebbero alla fine partire, come Simeone o Biraghi. Insomma, il lavoro da fare in uscita è ancora lungo. Ma il mercato in entrata è pronto ad entrare nel vivo. Si avvicina la data del 10 agosto, soprattutto si avvicina l’esordio ufficiale in Coppa Italia. E ancor di più, nel mirino, c’è un avvio di campionato a dir poco complicato. Napoli, Genoa, Juve, Atalanta, Samp e Milan: serve arrivare pronti.

165 Comments

Popular Posts

Exit mobile version