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Presente da alcune settimane in Italia e anche mercoledì scorso alla Dacia Arena per assistere a Udinese-Fiorentina, l’ex difensore e allenatore dei bianconeri, Roberto Nestor Sensini ha parlato in esclusiva a LaViola.it della gara tra la squadra di Sottil e quella di Italiano, e anche in vista del match contro la Juventus dei connazionali Di Maria e Paredes. Queste le sue parole:
Considerando la formazione rimaneggiata, che Fiorentina ha visto contro l’Udinese?
“Giocare le coppe ti porta a fare turnover, ma non voglio togliere i meriti all’Udinese che ha difeso bene. All’inizio hanno sbagliato qualcosa dietro con qualche retropassaggio. Secondo me già nel primo tempo l’Udinese meritava il vantaggio. La Fiorentina ha tirato poco in porta per i giocatori che ha, mi ricordo solo il colpo di testa di Martinez Quarta. I viola al completo avrebbero potuto fare di più, anche se, se sei alla Fiorentina parlare di titolari e riserve non è corretto, però chi ha giocato probabilmente non è stato all’altezza. Sul gioco della squadra di Italiano niente da dire, si vede che c’è un’organizzazione, ma l’Udinese non ha lasciato spazi”.
Come valuta la prova di Martinez Quarta?
“Nel primo tempo ho visto qualche errore di troppo da parte sua, ma nel secondo tempo ha fatto una grande partita e infatti l’Udinese nel secondo tempo si è messa a difendere e non riusciva a ripartire. La prova di Martinez Quarta in generale è stata buona, come è stata normale la gara della Fiorentina, che non ha giocato male, ma dall’attacco mi aspettavo qualcosa in più. Dopo i primi 20 minuti, non è stato più superato nell’uno contro uno e il colpo di testa poteva valere il pari”. 
Oggi c’è la Juventus dei connazionali Di Maria e Paredes…
“Due grandi giocatori che arrivano da una squadra top come il PSG e aiuteranno la Juventus. Paredes si dovrà adattare ai nuovi compagni, ma sarà il regista della squadra. Di Maria da quel che ho visto già contro il Sassuolo darà velocità, gol e assist: è già importante per la Juventus”. 
Lei è reduce da un’ultima esperienza sulla panchina dei cileni dell’Everton. C’è qualche giocatore da segnalare alle società italiane?
“Sono stato un anno all’Everton, una bella esperienza. Lì si lavora tanto sui giovani, come in Argentina. In Cile ho visto un campionato organizzato, questo mi ha colpito e mi è piaciuto, anche se è un calcio diverso rispetto a quello italiano ed europeo. Se devo fare un nome dico Zeballos del Boca anche se ora è infortunato. In Argentina comunque ci sono sempre giocatori interessanti, voi a Firenze lo sapete bene”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Mattia Zupo