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Semplici: “Orgoglioso di aver lanciato Berna, Baba e Capezzi. Fiorentina? So da dove sono partito”

Parla così mister Leonardo Semplici, adesso alla Spal, alla Gazzetta Dello Sport: La Fiorentina Primavera? «Mi ha scelto Corvino, per me tifoso viola era il massimo. Il 5 luglio sono andato a conoscere Montella, ero al mare e avevo una maglietta: il direttore Macia me l’ha fatto notare e sono passato a giacca e cravatta». Esperienza determinante? «Ho migliorato conoscenze e rapporti, ho visto il calcio con una prospettiva diversa. Ho capito che da allenatore avrei potuto avere una carriera diversa, ho abbandonato il calcio difensivo per passare al possesso palla, a un’idea più propositiva». Però a Firenze faceva il 4-3-3, mentre ora fa un 3-5-2 che ricorda quello di Conte alla Juve: spinta sulle fasce e punte vicine. «L’accostamento mi lusinga. Ho studiato anche il 3-5-2 di Ventura: oggi il calcio è così». Com’era con Montella? «Lo ammiro, mi piace, ho cercato di imparare da lui, abbiamo un buon rapporto». A Firenze ha lanciato Bernardeschi, Babacar e Capezzi. «Per un tecnico della Primavera è la vittoria più bella, non i trofei. Macia mi ha detto: “Ricordati che quando vincerai, andrai via dalla Fiorentina”». Non ha vinto, ma è andato via. «La Fiorentina cercava un club satellite e sarei andato io ad allenarlo, ma non ne trovò. Per fortuna il club mi ha dato la possibilità di aggiornarmi, e li ringrazio. Ho seguito allenatori e fatto corsi, soprattutto sul piano motivazionale. L’unica cosa in cui ho disubbidito a Macia è non aver studiato l’inglese». Mira alla Fiorentina? «So da dove sono partito, mi sono sempre guadagnato le categorie sul campo. Sarà così anche per la Serie A».

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