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Semplici: “Non è giusto criticare Italiano. Nzola? Le aspettative erano altre, non semplice giocare a Firenze”

Leonardo Semplici

Le parole dell’allenatore fiorentino sul momento viola: “Il lavoro di Italiano è sotto gli occhi di tutti”

Leonardo Semplici, allenatore fiorentino ex Primavera viola, ha parlato a Radio Bruno: “La Fiorentina da quando c’è Italiano non ha più lottato per salvarsi, come faceva prima, ha lottato sempre per l’Europa, arrivando in fondo alla Coppa Italia e alla Conference. Mi auguro che la Fiorentina lunedì possa vincere e continuare la corsa alla qualificazione europea, anche con il Napoli che ora sta perdendo”.

ITALIANO.Durante il percorso puoi fare degli errori, ma è normale, li fanno tutti. Da quando è arrivato Italiano ha sempre fatto meglio, ha migliorato la classifica, i giocatori. Poi qualche lettura può non essere corretta, ma ci sta, ha fatto un ottimo lavoro a Firenze. Poi tutto è migliorabile, ma criticare il mister in questo momento non mi sembra giusto. Il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. La vittoria di una competizione come la Conference coronerebbe il lavoro di questi anni. Ma ovviamente non gioca da sola la Fiorentina, ma ci sono gli avversari. Servirà rispetto e mettere in campo le migliori armi”.

ALLENATORE E GIOCATORI. “L’allenatore incide tanto, basta vedere anche la mentalità che è riuscito a dare Italiano ma anche altri. In dei momenti poi c’è il palo fuori o il palo dentro. Quelli che decidono sono i giocatori in campo, è normale, ma quando una partita va male si dà la colpa all’allenatore. Così non è però, perché in campo vanno i giocatori. Si cerca di preparare la sfida al meglio, ma i protagonisti sono i giocatori. Napoli? Non solo Spalletti ha fatto un lavoro eccezionale, ma anche Giuntoli era lì da anni e ha tenuto compatto qualche momento particolare durante la stagione. Quando ci sono queste annate va diviso il merito tra queste componenti, dalla società, dall’allenatore, il direttore, i giocatori. Forse a Napoli c’erano diverse questioni da chiarire”.

NZOLA.Nzola rinato? Me l’auguro per lui, è stata un’annata difficile. Le aspettative erano altre, queste ultime gare sono state importanti. Spero possa dare l’apporto che la Fiorentina si aspettava dall’inizio. Sta a lui continuare così, con queste prestazioni, con questa voglia di dimostrare di stare in una squadra importante come la Fiorentina. Italiano lo conosce meglio di me, se ha deciso di portarlo a Firenze è perché lo conosceva, lo ha valorizzato a Trapani e Spezia. Ha caratteristiche per certi aspetti uniche, ma quest’anno non si sono intraviste. Magari il cambio di ambiente, a Spezia era determinante e titolare inamovibile, qui invece era uno dei tanti, non è partito sempre titolare. Giocare a Firenze non è così semplice, magari ha sofferto queste cose, ma da fuori è difficile dare un giudizio”.

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