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Semplici: “Mi hanno chiesto tanti biglietti. L’accoglienza del Franchi? Non la immagino…”

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Lunga intervista a Leonardo Semplici, tecnico della Spal, sulle pagine de La Nazione. Eccone alcuni passaggi.
Semplici, dica la verità, quando sono usciti i calendari è andato a vedere per prima cosa quando si sarebbe giocata Fiorentina-Spal o Spal-Juve? «La partita con i viola, assolutamente. Quando poi ho visto che sarebbe stata ad aprile ho pensato: ‘Speriamo di arrivarci’ (ride di gusto, ndr)».
C’è arrivato, con una salvezza tutta da conquistare è vero, ma la Spal gioca bene al di là della classifica. «Abbiamo fatto buone gare e raccolto meno di quanto avremmo meritato; siamo migliorati tanto e secondo me nell’ultimo periodo stiamo anche giocando bene». (…)
Quanti biglietti le hanno chiesto? «Tanti. Sono andato in rovina (ride, ndr), ma ho detto a tutti di stare più vicino possibile alla mia panchina, così non mi sentirò solo…».
Chi verrà a vederla? «Amici, familiari, mia sorella, insomma, saranno in tanti».
E in tanti saranno anche negli altri settori dello stadio. Che accoglienza si aspetta? «Sinceramente non lo so proprio, ma sarò emozionatissimo. Ho Firenze nel cuore».
A proposito, Enrico Chiesa ha detto con una battuta che lei è migliorato da quando lo ha allenato a Figline… «E’ un amico vero. Lui è stato importante in quelle stagioni incredibili. Si mise subito a disposizione senza far pesare il fatto di essere Chiesa. Fu molto bravo; dava consigli a tutti, anche al sottoscritto: ha qualità umane incredibili». (…)
Figline è stata una tappa importante, se si volta e ripercorre la sua carriera in provincia, cosa le resta? «Da tutte le esperienze ho imparato qualcosa, anche da quelle negative, come ad Arezzo, quando fui esonerato terzo in classifica. Mi porto dietro la voglia di migliorare sempre. Non mi sono mai fermato alle vittorie singole e ho sempre reagito alle sconfitte. Come oggi». (…)

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