Rassegna Stampa

Semplicemente Amrabat: già leader in mezzo

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Il centrocampista marocchino si è preso subito la regia e la scena nella prima amichevole. Iachini lo userà in mezzo secondo il Corriere dello Sport – Stadio: non arriverà un altro regista

Semplicemente Sofyan Amrabat. Spavaldo, sicuro dei propri mezzi, quasi sfrontato e soprattutto portatore sano di calcio pensato e giocato: non che servisse l’amichevole con la Primavera per rendersi conto della personalità del centrocampista marocchino, anche perché saranno necessari altri avversari e altri contesti per dare forza a queste convinzioni, ma di sicuro è bastata una partitella con i ragazzi di Aquilani per capire che la Fiorentina ha trovato il leader che cercava. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

RESPONSABILITA’. Iachini ha subito schierato dall’inizio Amrabat in mezzo, tra i due interni, a catalizzare il gioco nella fase offensiva (cosa che sa fare benissimo) e a dare gli equilibri giusti in quella di interdizione (cosa che deve affinare). E figurarsi Amrabat: ci ha messo un attimo a prendersi la responsabilità con la naturalezza propria di chi quel ruolo lo sente sulla pelle. Castrovilli da una parte, Saponara dall’altra, che poi diventerà magari Torreira o uno così, perché lì dal mezzo Iachini non ha alcuna intenzione di levarlo Amrabat e il rinforzo che arriverà sarà uno dalle grandi qualità nelle due fasi e non un regista vero e proprio, altrimenti ci vogliono due palloni, aggiunge il quotidiano.

CAPOCLASSE. Passaggi, contrasti, suggerimenti, chiaramente qualche errore specie in un paio di conclusioni a rete (l’unico gol segnato in 34 presenze con l’Hellas testimonia che lì qualche problema ce l’ha), dentro un’intesa ovviamente ancora tutta da trovare, perché una settimana è nulla per capirsi, ma intanto Amrabat e i nuovi compagni hanno iniziato ad “annusarsi”.

TRE FLASH. Tre flash rimangono dell’amichevole di sabato sera. Il primo: Amrabat che, pronti via, va a cercarsi il pallone come se non fosse la prima bensì la trentesima volta che giocava con chi invece non aveva mai visto fino alla settimana precedente. Il secondo: Iachini che nell’intervallo parla a lungo con il nuovo acquisto spiegando e correggendo, mentre Amrabat “annota” e appena possibile metterà tutto in pratica. Il terzo: al 43’ st di un’amichevole in famiglia, sul 7-0, Amrabat che va da Cutrone e si fa consegnare il pallone per battere il calcio di rigore più “inutile”. Rincorsa e destro a incrociare con nonchalance che muore nel “sette”. Semplicemente Sofyan Amrabat.

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