Connect with us

Notizie

Sem Moioli: “La Fiorentina ha ambizione e vuole crescere, costruire, e vincere”

Simone Inzaghi, Paulo Sousa e Sem Moioli

“Il progetto Viola Park mostra l’ambizione della Fiorentina”. L’ex collaboratore di Sousa crede nella crescita della squadra

Sem Moioli, ex collaboratore di Paulo Sousa durante il periodo in cui l’allenatore portoghese era alla Fiorentina, è intervenuto a Radio Bruno, ripercorrendo alcuni momenti vissuti con la squadra viola e commentando la situazione attuale della squadra di Palladino.

MOMENTI IN VIOLA.In quei mesi abbiamo sorpreso tutti con un bel calcio; quando fai qualcosa di buono a Firenze, c’è un’energia travolgente che ti spinge. All’inizio non era chiaro a molti se giocavamo con una difesa a tre o a quattro. A Firenze è difficile separare l’aspetto pratico del gioco dal lato emotivo dei tifosi, e un po’ di quella passione viola è rimasta nel mio cuore. C’è un substrato di entusiasmo che si percepisce intensamente. Se ami il calcio, vivere un’esperienza a Firenze è qualcosa di straordinario. Ho lavorato per un anno con Pradè, di cui ho grande stima e con cui ho un’amicizia autentica“.

AMBIZIONE.La società ha ambizione e vuole crescere, costruire, e vincere; questo si nota dal progetto Viola Park. Non è un caso se le squadre in difficoltà sono quelle che hanno cambiato molto, come l’Atalanta e anche il Bologna. Le scelte fatte sono state sensate, i valori ci sono; credo che, una volta raggiunta la stabilità, a Firenze ci si potrà divertire: le motivazioni sono presenti. Per Kean questa è la sua opportunità, la squadra mostra qualità e dinamismo, con un buon mix di giovani e giocatori esperti come Gosens. Ci sono calciatori che avranno la loro chance in maglia viola. Mi piace vedere che squadre di alto livello si affidano a tecnici giovani. Bisogna sfruttare le dinamiche positive anche dalle sconfitte: la comunicazione verso l’esterno serve a proteggere il gruppo, ed è da qui che nascono le parole di Palladino dopo la partita con l’Empoli. Credo che Palladino veda che la squadra lo segue, anche se trova difficoltà negli automatismi. Un allenatore, quando sa che un giocatore può raggiungere certi traguardi, lo dice: è il caso di Ederson dell’Atalanta, che all’inizio a Bergamo faticava, ma poi…“.

6 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

6 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Notizie

6
0
Lascia un commento!x