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Mandragora: “Crediamo nella rimonta. Dentro di me c’è grande sofferenza per le finali perse”

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Il centrocampista della Fiorentina alla vigilia del ritorno della semifinale di Conference: “La grande fiducia di Palladino mi sta facendo rendere al meglio”

Rolando Mandragora ha preso la parola dal media center del Viola Park alla vigilia del ritorno della semifinale di Conference League contro il Real Betis. Queste le sue dichiarazioni:

MOTIVAZIONI EXTRA PER CHI HA GIA VISSUTO LA CONFERENCE. “Sicuramente è una motivazione in più per me e per i pochi che sono rimasti. Però tutto passa dalla partita di domani: crediamo assolutamente nella rimonta, ci giocheremo la vita con il coltello tra i denti. La nostra gente ci darà una grande mano, sarà il nostro 12esimo uomo, lo stadio sarà sold out, è per noi motivo di grande orgoglio e ci dà ulteriore motivazione per fare risultato. Purtroppo il risultato non lo possiamo controllare, tutto passa dal nostro atteggiamento e dalla nostra fame, ne metteremo tanta e cercheremo di portare ancora una volta la Fiorenitna in finale, per avere un epilogo diverso”.

INTER-BARCELLONA. “Vanno fatti i complimenti all’Inter, hanno fatto una partita di grande generosità. Mi è rimasta impressa la voglia di non mollare: erano in svantaggio 3-2 fino al 92′ e sono riusciti a portarla a casa con un grande atteggiamento”.

SULL’APPROCCIO. “Dovremo avere un approccio importante che poi va gestito nell’arco dei 90′ o addirittura dei 120′. Sarà una partita di duelli, non c’è una zona del campo più importante delle altre. Alla fine i dettagli faranno la differenza. All’andata abbiamo sbagliato qualche scelta a livello tecnico in zona offensiva, cercheremo di fare meglio. L’abbiamo preparata, abbiamo visto il modo in cui difende il Betis e il modo in cui ci attaccherà. Dipende solo da noi, vogliamo fare una grande partita e passare il turno”.

RINNOVO. “Non è il momento di parlare di rinnovo, il nostro focus è sulla partita di domani. Ci sarà tempo”.

CHE FIORENTINA SERVE DOMANI. “Non ce n’è una in particolare da ricordare. Abbiamo iniziato un percorso nuovo questa estate col mister, abbiamo affrontato momenti calcistici ed extra calcistici che potevano buttarci giu, ma tutto questo non è successo. Anzi, ci hanno fortificato, ci hanno reso più squadra. Questa è la base di partenza che domani deve avere la Fiorentina: pensare a tutto il lavoro fatto quest’anno per fare in modo che il finale sia il migliore, ce lo meritiamo”.

FASCIA DI CAPITANO. “E’ stata una grande emozione. Ci tengo a precisare che il capitano della nostra squadra è Luca Ranieri, però per me è stato un grande orgoglio”.

RINNOVO DI PALLADINO. “Sinceramente, non avevamo bisogno di nessuna rassicurazione. Abbiamo inizia un percorso con il mister, questo rinnovo ci rende felici perché vuol dire che lui ha fatto qualcosa di importante per noi e noi abbiamo fatto qualcosa di importante per lui. Siamo sulla stessa linea dall’inizio dell’anno, sarà un piacere continuare a lavorare con lui, gli faccio i complimenti perché anch’io l’ho scoperto poco fa”.

SUL NUOVO RUOLO. “Il mister mi ha lasciato grande libertà e mi ha dato grande fiducia. Queste sono le chiavi che mi stanno facendo performare in questo modo, sono contento. Con una fiducia così uno riesce ad esprimersi meglio”.

COME MI TROVO A FIRENZE. “Mi trovo bene dal primo giorno in cui sono arrivato. A Firenze è nata la mia bimba, mi sono sposato. Per me è una città speciale”.

PARALLELISMI CON LA SEMIFINALE COL BASILEA. “Cercheremo di imporre il nostro gioco. A Basilea l’abbiamo sbloccata tardi, abbiamo segnato nel finale. E’ importante governare il gioco, ma anche restare aggrappati al risultato e agli episodi. Si può sbloccare anche con una palla inattiva”.

SULLE LACRIME DURANTE L’INTERVISTA. “Dietro le mie lacrime e quelle di Ranieri c’è la voglia di portare la Fiorentina in alto, di portare qualcosa di speciale a Firenze. Sia a livello di squadra, di società, ma anche a livello personale. Siamo anche noi delle persone, abbiamo delle emozioni anche noi, delle volte riusciamo a performare in maniera importante, delle altre ci riusciamo un po’ meno, ma quello che vi posso assicurare è che in questa squadra nessuno pecca di impegno o di atteggiamento. Remiamo tutti dalla stessa parte, vogliamo tutti portare la Fiorentina in alto”.

SULL’OCCASIONE DI TESTA ALL’ANDATA. “Robin mi ha messo una grande palla, ho provato a spizzarla, forse l’ho toccata un po’ troppo ma non era facile, arrivavo in corsa. Dopo c’è un po’ di rabbia, volevo fare gol e non ci sono riuscito. Ora pensiamo a questa partita, vediamo se ci riesco domani”.

IMPORTANZA PERSONALE DELLA PARTITA DI DOMANI. “Oltre Praga e Atene c’è anche Roma. Dentro di me c’è una grande sofferenza: arrivare tre volte in finale e avere tutte le volte un epilogo negativo non è bello. Allo stesso tempo, ho sempre parlato di voglia di rivalsa, per avere un epilogo diverso. Il calcio ci dà tante opportunità, domani è una di queste. Possiamo arrivare ancora in finale, è il nostro obiettivo. Io metterò tutto me stesso, così come la squadra”.

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