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“Se Atene piange, Sparta non ride”: dalla Lazio al Bologna, la situazione delle rivali per l’Europa

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Fiorentina ancora in costruzione (e abbastanza in ritardo), Palladino aspetta rinforzi. Ma anche altre italiane sono incomplete a due settimane dal via

Il campionato partirà tra meno di due settimane, per la Fiorentina ci sarà anche il playoff di Conference che renderà, come le ultime due stagioni, l’avvio di stagione particolarmente intenso (con 5 gare in 21 giorni). Anche per questo vedere oggi la rosa a disposizione di Palladino fa ‘gridare’ al ritardo in chiave mercato, specie in mezzo al campo dove il solo Mandragora è affiancato da Bianco e da un Barak che deve adattarsi a compiti nuovi. Ma del resto la situazione generale è resa più problematica anche dalle Nazionali che hanno ritardato da una parte il ritorno in gruppo di diversi giocatori e dall’altro hanno allungato certe dinamiche di mercato. Ma un po’ per tutti.

Insomma, “se Atene piange, Sparta non ride”. Vero che l’erba del vicino sembra sempre più verde, per abusare di un altro modo di dire, ma se in casa Fiorentina non si respira particolare entusiasmo (Palladino ha detto pubblicamente di aspettare rinforzi, gran parte dei tifosi aspetta la società alla riprova dei fatti sull’ambizione dichiarata), anche viste le ultime uscite in terra inglese (prestazioni così e così, due pari e un ko contro squadre di terza e seconda serie), anche altrove, tra chi sulla griglia di partenza vuole lottare per l’Europa, ci sono problemi diffusi.

BOLOGNA. A cominciare dal Bologna di Italiano. La strada per ripercorrere la cavalcata di Thiago Motta pare parecchio in salita. Salutati Zirkzee e Calafiori, protagonisti come Saelemaekers e Kristiansen non riscattati, è appena arrivato Dallinga davanti, mentre Erlic in difesa pare una seconda scelta e poco più. Holm, Miranda e Cambiaghi non paiono aver alzato il livello, e i quattro gol incassati ieri dal Bochum in 60 minuti hanno fatto suonare un deciso campanello d’allarme, con Italiano che ha fatto capire come la squadra debba crescere ancora parecchio di condizione, intensità, acquisizione dei suoi concetti di gioco. Non benissimo insomma.

JUVE. Non sorride neanche Thiago Motta alla Juve. Dopo la scoppola contro il Norimberga (0-3), ieri è arrivato un altro deludente 2-2 con il Brest. Ci sono tanti casi aperti da risolvere (Chiesa, McKennie, Arthur, Kostic, Szczesny), giocatori dagli alti stipendi che stanno bloccando il mercato in entrata. Arrivati Douglas Luiz, Thuram, Di Gregorio e Cabal, l’ex tecnico del Bologna aspetta ancora due esterni (Nico in pole) e un trequartista (Koopmeiners). Ma intanto la stagione si avvicina e la squadra è composta ancora da tanti giovani in attesa che i Nazionali entrino in forma.

NAPOLI. Anche il Napoli, dopo l’entusiasmo per l’arrivo di Conte, ha le sue gatte da pelare. Balla infatti il ruolo di centravanti, fondamentale per il calcio dell’ex Inter e Juve. Osimhen è ormai un separato in casa, il tecnico ha ‘recuperato’ Kvara ma davanti si aspetta solo la cessione del nigeriano per far arrivare Lukaku. Per ora c’è Raspadori: non è proprio la stessa cosa. E si vede anche nelle amichevoli: dopo qualche test con squadre di serie inferiori, è arrivata la vittoria di misura sul Brest e poi il ko di ieri contro il Girona (0-2). Conte ha allontanato ogni entusiasmo per una possibile corsa scudetto, sottolineando come ci sia da lavorare parecchio dopo il fallimento della scorsa stagione. Tra una settimana ci sarà la Coppa Italia contro il Modena.

LAZIO. Un po’ meglio la Lazio, che ha palesato luci ed ombre nei test fin qui tutti contro formazioni di seconda o terza serie. Ieri il 2-0 contro il Frosinone ha fatto capire come il calcio di Baroni vada ancora affinato, Lotito ha portato Tchaouna dalla Salernitana, Noslin dal Verona, Dele-Bashiru dall’Hatayspor, Tavares dall’Arsenal e Castrovilli a zero per sostituire i vari Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson e Kamada. Livello sulla carta non proprio più alto, anzi. E anche i tifosi si stanno facendo sentire.

TORINO. Ha cambiato tanto anche il Torino, da Juric a Vanoli. Soprattutto nel modo di giocare. Ancora meccanismi da mettere a punto, parecchio lavoro da fare come ha sottolineato il nuovo allenatore. È partito Buongiorno, aveva già salutato il capitano Rodriguez. Per ora è arrivato Coco in difesa dal Las Palmas, più Adams a zero davanti. Dopo il ko contro la Cremonese (1-2) i test francesi contro Lione (0-0) e Metz (3-0) hanno dato quanto meno impressione di buona solidità difensiva, ma davanti a parte il neo capitano Zapata c’è tanto da fare.

ATALANTA. Messa meglio l’Atalanta, che si prepara anche alla Supercoppa Europea contro il Real Madrid. Solo un test fin qui, il 2-2 contro l’AZ Alkmaar, oggi la sfida contro il Parma. Il vantaggio, grande, dei nerazzurri è di essere tra le poche big italiane ad andare in continuità con la guida tecnica. Gasperini ha visto arrivare Zaniolo davanti e Godfrey in difesa, oltre a Sulemana per il centrocampo. Ma tanto gira intorno a Koopmeiners, corteggiato da mesi dalla Juventus. I nerazzurri potrebbero cedere, oltre a Miranchuk già partito, anche El Bilal Tourè, per arrivare ad una nuova punta come Nico Gonzalez. Ma Gasp aspetta qualcos’altro anche a metà campo, al di là di Koopmeiners. Comunque un’ossatura di base per iniziare al meglio la stagione c’è già, e come.

ROMA. Entusiasmo puro invece in casa Roma, con De Rossi che può partire dalla preparazione estiva dopo l’ottimo impatto della seconda parte della scorsa stagione. I risultati delle amichevoli fin qui non sono stati esaltanti (ko con il Tolosa, pari contro Olympiacos e Kosice), ma gli arrivi di Soulé e Dovbyk hanno acceso la Capitale. Anche Le Fèe a metà campo e il terzino Dahl sono due arrivi funzionali, DDR aspetta anche un altro esterno offensivo e un centrale difensivo (Theate?).

INTER. L’Inter, invece, si era già mossa in anticipo. Confematissimo Inzaghi, Taremi ha fatto subito vedere di poter essere un titolare aggiunto ma si è infortunato, aprendo tante incognite in attacco per l’inizio della stagione. Lautaro infatti deve ancora iniziare la preparazione, anche Thuram è arrivato in ritardo dopo l’Europeo. Arnautovic e gli altri non danno garanzie, ma potenzialmente i nerazzurri saranno ancora la squadra da battere, di gran lunga la rosa più completa: Zielinski ha aggiunto esperienza e qualità a metà campo, Josep Martinez in porta dà un’alternativa al titolarissimo Sommer. Ma anche Inzaghi aspetta rinforzi, in difesa e soprattutto davanti. Ma il mercato è bloccato anche in questo caso dagli esuberi (problema per tante, visti gli alti ingaggi di Correa e compagni).

MILAN. Infine il Milan, fin qui regina dell’estate con le prestigiose vittorie contro Manchester City e Real Madrid. E’ solo calcio di luglio e agosto, nel bene e nel male, ma Fonseca sta convincendo, fin qui ha lavorato anche con tante giovani promesse (Liberali e non solo). Morata ha nel frattempo sostituito Giroud nel ‘campetto’ ideale, Pavlovic è un titolare in più in difesa, Saelemaekers è un ritorno utile. Anche i rossoneri però cercano almeno un paio di giocatori importanti, tra il centrocampo e l’attacco. Insomma, work in progress un po’ per tutti, chi più e chi meno.

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