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Scusate il ritardo: Saponara con Italiano si è trasformato in leader. E il rinnovo…

Saponara

Dal 2017 è andato in prestito in quattro squadre diverse, ora si sta rilanciando a grandi livelli. La metamorfosi grazie al tecnico e alla mentalità

Un titolare in più e chi dice «io lo sapevo» mente. La nuova vita calcistica di Saponara a Firenze ha quasi dell’incredibile considerando che da quando è arrivato in viola, nel gennaio 2017, è andato in prestito in quattro squadre. Un anno alla Samp, poi al Genoa quello dopo fino a gennaio, prima di finire al Lecce. Nel 2020-21 ancora mezzo campionato (praticamente senza giocare) a Firenze e nuova partenza a gennaio, sponda Spezia. Dove, nonostante i problemi fisici, ha dato una grande mano alle Aquile in ottica salvezza trovando un allenatore che in lui è tornato a vedere quel qualcosa di speciale che ne aveva caratterizzato i primi anni di carriera. Destino ha voluto che quell’allenatore, Vincenzo Italiano, sia arrivato in estate alla Fiorentina. Trasformando l’impossibilità di un Saponara protagonista viola in una certezza opposta. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

TESTA. La realtà dice anche altro. Perché a cambiare veramente è stata la testa di questo calciatore così talentuoso, fragile ed intelligente, da risultare a volte persino troppo sensibile. Una nuova pace interiore che lo ha sbloccato anche sul campo. In ritiro a Moena la conferenza-confessione: «Sono un ragazzo introspettivo e ho ammesso le mie difficoltà per trarne una crescita. Non c’è una scuola per vivere il calcio e non ho saputo vivere con maturità alcuni palcoscenici. Ho compiuto quei passi che tornando indietro avrei voluto fare a 20 anni. Ho dei rimpianti, ma non mi interessa. Oggi sono felice di ciò che sono e ho in mano la mia vita e la mia carriera». Il resto è storia di oggi.

IL SALTO CON LE BIG. In campionato sono nove le presenze complessive, tre delle quali da titolare. Con un gol, bellissimo, contro il Genoa ed alcuni assist altrettanto preziosi. Basti pensare al tocco dolce per Bonaventura (sempre a Genova) o il gentile omaggio contro il Cagliari per Nico Gonzalez. A limitarlo, semmai, è un fastidio al ginocchio con cui convive da tempo. Ma quando va in campo ultimamente incanta. Con Genoa, Cagliari e Spezia è stato immarcabile. Ora manca la grande prova contro una big. Quando i ritmi si alzano ed i metri in campo da coprire sono di più. E’ in scadenza e del rinnovo non si è ancora mai parlato, ma dovesse continuare così mai dire mai.

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