Con Mancini lo scouting azzurro stava monitorando tanti oriundi da convocare, da Retegui in giù. Ora può cambiare tutto
“Argentina o Italia? Io lascio che le cose accadano come ho fatto sin qui. Prenderò la mia decisione per me. La nazionale argentina ha qualcosa di speciale”. Così Lucas Beltran sul proprio futuro in Nazionale, poco prima di partire dall’Argentina in direzione Firenze. Con le dimissioni di Mancini, saranno da fare riflessioni in più per gli oriundi, visto che proprio l’ormai ex ct aveva spinto molto negli ultimi mesi in questa direzione.
“Sì, avere altri oriundi in Nazionale è una possibilità”, aveva detto Mancini tempo fa. E dopo Retegui erano tanti gli italo-argentini monitorati per le prossime convocazioni, tra cui Beltran. “Oriundi? Abbiamo una percentuale minima di giocatori in Serie A. Nella Svizzera 15 su 20 sono oriundi, il Belgio uguale. Francia, Germania, Inghilterra pescano tra gli oriundi. Noi fino a un tot di anni fa avevamo giocatori forti e non ne avevamo bisogno. Le altre hanno fatto così con noi, spesso ci hanno tolto giocatori che abbiamo cresciuto e lo faremo anche noi”.
In attesa del nuovo ct anche altri azzurrabili. Come capitan Biraghi, uscito dalle ultime convocazioni ma per anni nel giro della Nazionale, oppure Parisi, già punto fermo dell’Under 21. Ma anche Mandragora e gli altri italiani: una possibile convocazione passerà inevitabilmente dalle prestazioni in viola, ma anche dalla scelta sul prossimo ct.
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Redazione LaViola.it