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Rassegna Stampa

Scontri Polizia-tifosi Atalanta, versioni totalmente contrastanti tra le parti

Diametralmente opposte le versioni che arrivano dalla Questura di Firenze e dai tifosi dell’Atalanta, che sui social si stanno mobilitando

Per capire cosa sia successo sul ponte del Varlungo — dove mercoledì sera dopo la mezzanotte si sono registrati gli scontri tra bergamaschi e polizia — bisogna fare un passo indietro, scrive stamani Il Corriere Fiorentino.

Il primo problema è avvenuto prima che iniziasse la partita per la Coppa Italia. Un pullman con tifosi dell’Atalanta — segnalati in fascia A, vale a dire «pericolosi» — si è infatti fermato in mezzo alla strada. Dovevano ancora arrivare allo stadio quando sono scesi dal mezzo e la polizia li ha fatti risalire a bordo.

Il secondo problema durante la partita quando polizia e steward sono intervenuti più volte per impedire che i tifosi dell’Atalanta si scontrassero coi viola nella Maratona e in tribuna Centrale: i primi accertamenti dicono che c’erano numerosi tifosi bergamaschi, più di quelli previsti. Perché? Non si capisce come mai avessero in mano un biglietto, pare, spuntato dal nulla: su questo punto ci sono indagini in corso. La tensione era alta. In Tribuna Vip due tifosi si sono accapigliati: è intervenuto un poliziotto che per riportare la calma ha avuto la rottura di un mignolo (30 giorni di prognosi). Un tifoso viola è stato denunciato.

Altro problema si è registrato in Ferrovia: dalle prime verifiche sembra che ci fossero dei tifosi bergamaschi con un biglietto formalmente riservato soltanto ai supporter. Sta di fatto che i tifosi dell’Atalanta sono sì entrati, ma a loro sarebbe stato assegnato un posto diverso.

Se è ancora troppo presto per sapere cosa sia accaduto, appare chiaro sin da ora che c’erano più tifosi bergamaschi di quelli previsti e presi in considerazione durante i vari Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica che si sono succeduti in queste settimane. La Questura di Firenze, anche dopo i report della Digos di Bergamo, si aspettava 23 pullman. Alla fine della partita i tifosi bergamaschi erano circa 2.800, ripartiti in 37 pullman, 7 minibus, 20 minivan e 132 auto. Di questi 37 pullman, 9 erano composti solo da ultras.

I bergamaschi aspettano un’ora dopo la fine del match. Poi la polizia comincia a scortare, a scaglioni, oltre 35 pullman. In via Aretina solita scena del prima partita: alcuni tifosi — per la polizia — si travisano e obbligano l’autista a fermare il mezzo. Poi però, su indicazione degli agenti, l’autista prosegue. Sembrava finita lì e invece sul ponte del Varlungo (all’altezza del Mc Donald’s) altro stop di un pullman. Altri mezzi proseguono verso l’autostrada ma quel bus apre le porte: l’autista è in difficoltà, un agente sale per aiutarlo, qualcuno chiude la porta anteriore mentre dalla porta posteriore escono i tifosi armati di aste e lanciano di tutto. Il poliziotto è da solo, viene aggredito: alla fine viene salvato dai colleghi che lo tirano fuori.

Sembra terminata lì ma arrivano altri due pullman. Uno si ferma, altri tifosi escono ma la polizia riesce a farli risalire. Solita scena con un secondo pullman, solo che un tifoso molla un calcio in faccia, da dietro, a un funzionario. A quel punto riparte lo scontro. Escono da alcuni pullman altri tifosi fino a quando i poliziotti non ha riportano la calma, identificando 80 persone. Sono le 3 di notte.

All’interno di un secondo autobus la polizia ha sequestrato aste, cinture, fibbie e martelletti di sicurezza. In una relazione di un agente si legge che sono stati lanciati pezzi di finestrino, oltre a lattine e bottiglie.

La Digos sta lavorando per capire chi siano i responsabili dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni. Al vaglio oltre 130 posizioni. Si vuole capire quale sia stato il presunto movente che sta alla base del comportamento dei bergamaschi. (…)

TOTALMENTE DIVERSA LA VERSIONE DEI TIFOSI DELL’ATALANTA

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