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Scommesse, pubblicità, diritti tv e stadi: i club chiedono aiuto al governo. Commisso…

Commisso

La Fiorentina in prima linea per nuove leggi sulla costruzione degli stadi. Ma la Lega studia diverse misure da proporre al governo.

All’indirizzo di posta elettronica della Lega sono arrivate mail fino alla tarda serata di ieri: oggetto, le idee dei club nel tentativo di contenere i danni economici conseguenti all’attuale situazione sanitaria. Oggi a mezzogiorno l’a.d. della Lega De Siervo presenterà in una relazione la sintesi delle proposte avanzate. Con lui ci saranno i rappresentanti di Deloitte, azienda di consulenza che per conto di Lega e società ha stimato le perdite complessive: nel caso in cui il campionato sia costretto a uno stop definitivo o che, al contrario, riesca a concludersi. Nel primo caso i milioni in fumo sarebbero 720, ridotti a 170 nell’ipotesi in cui si riesca a portare a termine la stagione. A questi vanno aggiunti anche i danni «indiretti»: la cifra in questo modo arriva a superare il miliardo di euro, scrive La Gazzetta dello Sport.

UNA MANO DAL GOVERNO. La versione definitiva del documento verrà trasmessa alla Federazione e poi al governo, dove conta di arrivare la prossima settimana. Club e ministri di nuovo allo stesso tavolo: le società chiedono disposizioni dello stato per provare ad assorbire il colpo. Disposizioni che non dovranno destinare al calcio il denaro che occorre per far fronte all’emergenza sanitaria ma che, indirettamente, permetterebbero ai club di trarre vantaggi utili a riequilibrare i propri bilanci. Provvedimenti che non vadano a pesare sulle casse dello stato, ma attraverso i quali il calcio possa riuscire a sostenersi da solo.

SCOMMESSE E TV. Una delle proposte riguarda la cancellazione del bando pubblicitario imposto alle società di scommesse: porterebbe alla revisione del decreto Dignità, nella parte in cui vieta le sponsorizzazioni alle imprese del betting, in vigore dall’estate scorsa. I diritti televisivi sono uno degli argomenti principali come maggiore fonte di incasso dei club: sono regolati in base alla legge Melandri (che disciplina la suddivisione tra i club di A) nella quale si vorrebbero inserire dei cambiamenti. Oggi i pacchetti di vendita sono relativi a un triennio, il prossimo 2021-2024: un’idea potrebbe essere rivedere la forbice temporale.

STADI. Altro oggetto di primario interesse per molti club riguarda la normativa vigente sugli stadi. Un processo di semplificazione della burocrazia aiuterebbe la costruzione di nuovi impianti, progetto a cui già lavorano diverse società. La Fiorentina è in questo caso in prima linea: il presidente viola Commisso si è già scontrato con le norme che vietano una totale ristrutturazione del Franchi, e con le lunghissime procedure per costruire uno stadio completamente nuovo, in città o nei comuni vicini. Un fronte che con la Fiorentina vede già schierati altri club: Bologna, Napoli, Roma, Cagliari. Altre proposte riguardano la legge sul professionismo, datata 1981. Rientra nei suggerimenti inviati dai club quello di istituire un iter legislativo che consenta il taglio degli stipendi dei calciatori in situazioni di forza maggiore. Sistema che in altri paesi è già consentito.

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