Da ‘scelto per un’idea’ con Iachini a ‘è un professore di calcio’ con Prandelli. Cambiano i tecnici, ma Borja Valero non trova mai spazio. E domenica senza Pulgar…
“Saranno tutti utili in questo finale di stagione. Conta la squadra, non i singoli”. Alla vigilia della gara contro il Genoa Beppe Iachini è stato chiaro. Nel finale di questo travagliato campionato tutti potrebbero rivelarsi utili alla causa della Fiorentina. Chi più, chi meno. Domenica sera, contro l’Atalanta, mancherà Pulgar in mediana. E tutto lascia pensare che al netto di eventuali problematiche fisiche in settimana, contro la Dea Iachini si affiderà al trittico Amrabat-Castrovilli-Bonaventura. Unica alternativa in mezzo al campo? Borja Valero.
DA IACHINI A PRANDELLI. A inizio stagione il ritorno dello spagnolo venne presentato così da Iachini: “E’ stato scelto per una precisa idea tecnica, cioè di aiutarci con la sua proprietà di palleggio e la sua tecnica”. Prandelli, invece, parlò di lui come di “un professore del calcio”. Tuttavia, per Borja Valero non c’è quasi mai stato minutaggio né con un tecnico, né con l’altro. Un po’ per problematiche fisiche, molto per scelta tecnica. Iachini lo mise dentro col Torino per 11’ e contro l’Inter per meno di mezz’ora nel finale. A San Siro, all’andata, Borja si fece male e saltò tutto il restante cammino di Iachini per tornare in campo nel finale di Fiorentina-Benevento, prima gara della gestione Prandelli. Titolare contro l’Udinese in Coppa Italia, con la Juventus (unica partita giocata ad alti livelli dallo spagnolo), col Bologna e col Parma. Poi solo subentri, con una manciata di minuti diluiti tra i 4’ col Crotone, i 2’ con l’Udinese passando per gli 11’ con la Roma e i 12’ col Benevento. In totale, Borja Valero ha collezionato 18 presenze in Serie A e 1 in Coppa Italia per totali 495’ in stagione. Praticamente meno di 6 partite.
COL RITORNO DI IACHINI. Alla prima di Iachini, col Genoa, Borja Valero non ha messo piede in campo. All’orizzonte, per i viola c’è la gara con l’Atalanta in cui mancherà Pulgar. E Borja spera, quantomeno di poter rimettere qualche minuto nelle gambe. A fine anno, comunque, sarà addio. Senza troppi rimpianti.
Di
Gianluca Bigiotti