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Sarri e quella previsione su Saponara: Ricky tenta lo ‘sgambetto’ al suo mentore

Lo fece esplodere ad Empoli. Poi, dopo averlo lanciato verso il Milan, lo riaccolse in azzurro facendogli vivere una seconda maturazione. Fino a volerlo fortemente anche al Napoli. Maurizio Sarri e Riccardo Saponara, un legame forte sul campo e fuori. Domenica si ritrovano al Franchi, in una partita che può essere storica. Uno a caccia dello Scudetto, l’altro dell’Europa dopo aver indossato la fascia di capitano che fu di Astori. Intrecci in una partita determinante.

“L’Empoli è fatta di 10 buoni giocatori e un fuoriclasse. Sì, il fuoriclasse è Saponara: è destinato a squadre importanti. In Italia, a breve, non se lo potrà permettere nessuno”, disse Maurizio Sarri a settembre 2015 prima di Empoli-Napoli. Quella partita finì 2-2, con Saponara autore di un gol e un assist. Ricky ‘The Magic’, lo chiamavano ad Empoli, e lui ricambiava a suon di reti e passaggio determinanti. Tanto che Sarri, al suo arrivo al Napoli, provò in tutti i modi a convincere De Laurentiis a puntare sul trequartista empolese. Senza riuscirci, per poi passare dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con Insigne largo. Mossa vincente, alla lunga. E previsione su Saponara non proprio azzeccata.

Ma sensazioni che erano figlie delle prestazioni e dei numeri. Con Sarri, Saponara ha giocato 58 partite tra Serie A e Serie B, con 20 gol e 19 assist. Una media da urlo, per un giocatore poi sfortunato a livello fisico e non travolgente dal punto di vista mentale. Perché poi la sua parabola si è un po’ inclinata, con le difficoltà ad Empoli, l’arrivo a Firenze (“I viola mi hanno preso sotto prezzo”, disse Saponara sui 10 milioni totali di operazione, considerato che l’Empoli qualche mese prima ne chiedeva 20), le panchine (con Sousa e Pioli) e gli infortuni.

Fino al dramma di Astori. “Dentro di me è cambiato qualcosa”, ha confessato Saponara. Che già si stava riprendendo fisicamente, trovando una forza interiore che mai aveva avuto prima. Da lì un ruolo da leader, con responsabilità, fino alla fascia da capitano a Reggio Emilia. Non festeggiata vista la sconfitta, ma comunque significativa per un giocatore che sta lavorando sulla continuità. Domenica ritrova il Napoli e il suo mentore Sarri: una ‘mission impossible’ per i viola, ma mai dire mai.
Altro che ‘biscotto’ per favorire la Juve. Saponara tenta lo ‘sgambetto’ al vecchio amico. C’è da puntare all’Europa, da onorare Davide, da far gioire i tifosi viola. Anche se sarà durissima.

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