Una settimana, dieci giorni, lo capiremo oggi con la sentenza dell’Uefa sul Milan che potrebbe dare i preliminari di Europa League alla Fiorentina, e la stagione avrà inizio.
La speranza di Stefano Pioli, come indicato dallo stesso tecnico al termine della scorsa stagione, è quella di poteravere a Moena un organico con 23-24 giocatori e al 70-80% la rosa che avrà poi a disposizione durante la stagione.
Con giocatori di personalità, carattere, di un certo spessore, capaci di cambiare volto alla squadra e renderla più competitiva. Non vuole andare in ritiro con trenta giocatori. Sarebbe sicuramente un inizio di stagione subito con problemi e polemiche.
A oggi, però, a pochi giorni dall’inizio del raduno a Firenze, poco o niente di tutto questo. Guardano solo alla squadra ‘titolare’ manca un portiere affidabile che possa garantire qualche punto durante la stagione, un centrocampista in grado di sostituire la pesante perdita di Badelj, un attaccante esterno (probabilmente a destra perché inizialmente Pioli è intenzionato a giocare con Chiesa a sinistra).
PANCHINA E ALTERNATIVE. A questi bisogna aggiungere un esterno destro di difesa (al momento c’è l’adattato Milenkovic e il sostituto Laurini), al centro della difesa ci sono Pezzella, Vitor Hugo e appunto Milenkovic. E giocando con una linea a quattro servono per l’intera stagione almeno quattro alternative.
A centrocampo c’è Dabo come sostituto di Benassi e Veretout, ma serve anche in questo caso un’alternativa se non dello stesso livello almeno simile, anche per dare competitività agli stessi giocatori. In attacco non c’è il sostituto di Simeone, capace di poter garantire un minimo numeri di gol.
GIOVANI, CORVINO E PIOLI. Davanti a questa situazione Corvino, secondo quanto raccolto, è pronto a rispondere con i giovani. Gori e Vlahovic come alternative di Simeone, Sottil come alternativa a Chiesa, Hristov come quarto difensore centrale.
Potrebbe essere un’operazione comprensibile se l’obiettivo di società e allenatore fosse quello di far crescere un gruppo senza dover raggiungere particolari obiettivi. Così, però, non è, perché l’obiettivo è quello di tornare in Europa. Pioli non ha nulla contro i giovani ma preferirebbe altri tipi di giocatori, con già esperienza del campionato italiano e delle competizioni europee.
TUTTI I SOLDI PER IL MERCATO. La sensazione, secondo sempre quanto raccolto, è che anche dopo l’ultimo CdA della Fiorentina svoltosi la settimana scorsa, proprietà, società, Pioli, sono in attesa di capire cosa farà Pantaleo Corvino sul mercato. C’è chi si aspettava che la casella del portiere fosse già stata ricoperta con il sostituto di Sportiello, ma non è stato così.
E’ stato rilevato che tra prima squadra e Primavera (considerati anche quelli dati in prestito in giro per l’Italia e l’Europa) la Fiorentina ha 64 giocatori tesserati. Di questi (non i giocatori importanti, per intendersi i vari Pezzella, Milenkovic, Veretout, Simeone per questa stagione), dovranno esserne ceduti almeno una ventina. Per fare alcuni nomi i vari Maxi Olivera, Cristoforo, Eysseric, Thereau, forse Saponara, e tanti altri.
E la grossa novità, rispetto anche alla scorsa sessione di mercato, e che tutti i soldi che Corvino riuscirà a ricavare da queste cessioni (poco o tanti) dovranno essere reinvestiti tutti sul mercato e niente sarà accantonato per il compartimento aziendale. I conti del club sono a posto e non c’è bisogno di mettere nulla da parte. A questi soldi vanno aggiunti i circa venti milioni di euro iniziale, arrivati dalla gestione dello scorso mercato estivo, di cui dieci milioni già spesi per il riscatto del cartellino di Pezzella.
Per quanto riguarda cosa accadrà con l’accesso all’Europa League la Fiorentina è pronta a cambiare qualcosa sul mercato, con investimenti maggiori e parametri societari modificabili (monte ingaggi su tutti) per poter consentire di arrivare anche a giocatori di un certo livello. Di sicuro con i preliminari di Europa League Pioli avrà bisogno di giocatori capaci di partire subito forte per non compromettere l’intera stagione. Questo è quello che si aspetta la società, ma anche lo stesso tecnico viola.
Di sicuro con o senza preliminari di Europa League quella che il 7 luglio inizierà il ritiro di Moena dovrà essere una Fiorentina capace di tornare in Europa. Lo chiedono i Della Valle, la società, Pioli, Firenze e i tifosi viola.
Di
Gianni Ceccarelli