Rivivi conferenza stampa di Riccardo Saponara dal ritiro di Moena
Riccardo Saponara ha preso la parola in conferenza stampa dal ritiro viola di Moena. Queste le sue dichiarazioni:
ITALIANO. “Il suo spirito ha salvato lo Spezia, con lui ho instaurato un ottimo rapporto, ci siamo sentiti anche in vacanza per scambiarci alcune opinioni anche sull’opportunità che aveva. Conosco le sue idee che non sono complicate da apprendere. Mi ha chiesto di trascinare i più giovani e di aiutarli nell’apprendimento“.
RUOLO. “Cambiare ruolo fa parte della crescita calcistica: ho sempre avuto doti atletiche per fare il trequartista che sono venute sempre meno nell’occhio. Il primo a mettermi sulla fascia era stato Liverani a Lecce e la cosa mi sorprese anche se poi ho avuto buoni risultati. Con il mister a Spezia ci siamo confrontati e gli ho suggerito l’esterno sinistro. In questa posizione ho più spazi e mi trovo molto bene perché posso attaccare“.
A DISPOSIZIONE. “I giocatori possono rendere al meglio in base al contesto in cui si trovano: Italiano sa come farmi rendere al meglio io sono qui per dare una mano a lui, mi metto a disposizione sua e della Fiorentina. Sarei contento di poter restare qui, se fossi ritenuto idoneo“.
SPEZIA. “Molti ritenevano che non fossi adatto al gioco di Italiano e invece mi sono imposto fin da subito. Poi la frattura al piede mi ha fermato per 45 giorni ma ho dato un contributo importante alla causa“.
POSSIBILITÀ. “Credo di poter dare una mano quest’anno: credo che ci siano buone possibilità di rimanere ma vedremo che cosa succederà con il mercato“.
VLAHOVIC. “A Dusan voglio bene, è come un fratellino… Mi impressionò da subito quando arrivò qua nel 2018 a gennaio. Si vedevano già le sue qualità. Ogni calciatore ha il suo percorso, lo scorso anno è stata fatta una scelta e credo che la guida tecnica attuale sia quella giusta: negli ultimi due-tre anni abbiamo giocato sottotono ma abbiamo ancora tanto potenziale da esprimere“.
L’EUROPA. “Sarebbe bello poter ambire per grandi obiettivi, credo che il percorso non sia immediato. In questa squadra vedo però calciatori in grado di ambire a traguardi importanti. La scelta Italiano è stata fatta per valorizzare al meglio la rosa. Non è semplice dopo qualche annata arrugginita rifarsi sotto a un obiettivo così importante, le classifiche degli ultimi anni non rendono onore a questa squadra“.
ALTI E BASSI. “Non ho mai negato di aver avuto tanti alti e bassi nella mia carriera. Diverse problematiche fisiche mi hanno creato difficoltà, e altri ostacoli me li sono creati da solo. Oggi credo di poter vivere una piena maturità che mi permette di dare una mano nello spogliatoio. Spero di poter dare gli strumenti ai ragazzi per poter affrontare la stagione nel migliore dei modi“.
L’ULTIMA STAGIONE IN VIOLA. “I ricordi sono ancora vivi, abbiamo sfiorato l’Europa. C’è stato lo sfortunato evento della scomparsa di Davide ed eravamo un bel gruppo. L’idea è quella di andare a ricreare un grande gruppo“.
SCELTE GIUSE E SBAGLIATE. “Io son sempre stato molto introspettivo ma costruttivo con me stesso per trovare spunti di crescita. Io ho vissuto la mia carriera in modo particolare, sono venuto fuori tardi ma oggi credo di aver compiuto quei passi che avrei voluto fare a venti anni. Se mi guardo indietro ho dei rimpianti per le tante opportunità che ho avuto, ma non mi interessa: sono felice del ragazzo che sono, ho in mano la mia carriera e voglio ripagare la fiducia di chi me la darà“.
RICHIESTE DI ITALIANO. “Chiede grande ampiezza, la sua costruzione del gioco è schematica e chiede di giocare esterni per creare spazi per le mezzali. Gli esterni siamo diversi tra di noi, a me potrebbe chiedere qualità nel palleggio, a Sottil chiede uno contro uno, a Callejon la profondità. Il mister richiede un lavoro intenso di catena, ma anche tanto movimento e cambi di fronte. Come ci dice sempre gli avversari non possono chiudere tutto il campo“.
GIOVANI. “Ho sempre avuto un debole per Dalle Mura e Dutu, sono ragazzi promettentissimi e rompo sempre loro le scatole, voglio che si sveglino il prima possibile. Il più vicino a esplodere è Sottil, ha già esperienza e mi auguro che sia il suo anno. Tanti altri ragazzi devono farsi le ossa, anche Maleh è un giovane interessante. Credo che la Fiorentina abbia tanti giovani importanti nel vivaio“.
Di
Redazione LaViola.it