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Saponara-Ilicic: ballottaggio per l’oggi, ma soprattutto per il domani della Fiorentina

L’oggetto del desiderio. Riccardo Saponara più volte, negli anni scorsi, era stato accostato con forza alla Fiorentina. C’erano ancora Montella in panchina e Pradè in sella. Sembrano passati secoli. Eppure era l’altro ieri. Attorno al nome del numero 21 viola c’è sempre stato grande interesse e giochi delle parti. L’ultimo del presidente Corsi che, alla vigilia di Empoli-Fiorentina (era il 20 novembre) aveva accusato la «birichina» stampa fiorentina (la rima non è casuale) di aver di nuovo accostato il nome del centrocampista (allora) azzurro ai viola giusto per destabilizzare il giocatore. Qualche mese dopo, totalmente destabilizzato, Saponara è stato venduto proprio alla Fiorentina, con buona pace dei ‘birichini’. Capita. E anche Corsi sorride perchè nel 2018 prenderà otto milioni di euro per il disturbo. 

Questo il passato. Il presente per Ricky è la Fiorentina e il ‘duello’ con Ilicic per giocarsi una maglia da titolare non solo per questo finale di stagione. Anche il futuro rischia di essere un’altalena infinita tra i due, con lo sloveno però che potrebbe essere uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato viola. Gli indizi sono più di uno a iniziare da una stagione, quella attuale, ben al di sotto della precedente. Troppo discontinuo (e sfortunato, considerati i sei legni colpiti fino a questo momento) per spingere la Fiorentina a tenerlo ancora. Motivi economici e in parte tecnico potrebbe spingere Ilicic all’estero, con la Premier destinazione gradita.

Attenzione però alla variabile Corvino, da sempre un estimatore di Josip (lo voleva anche a Bologna), ma la ragion di bilancio potrebbe far vacillare anche le certezze del direttore generale dell’area tecnica. Direttore che, infatti, ha puntato tanto, se non tutto, sulla voglia di riscatto di Saponara. Il trequartista si candida a essere il suggeritore della punta centrale (si spera che continui a essere Kalinic), con licenza di ‘offendere’. L’uomo insomma con le chiavi del gioco. La linea a tre (con Chiesa e Berna) adottata da Sousa alle spalle di Kalinic potrebbe essere il filo conduttore della prossima Fiorentina, anche se Di Francesco non è certo un amante di questo assetto, prediligendo da tempo il 4-3-3. Ammesso e non concesso che l’attuale guida del Sassuolo diventi il dopo- Sousa. Questa, però, è tutta un’altra storia. Ancora da scrivere. Come del resto quella di Saponara in viola. Con una differenza. Ricky alla Fiorentina c’è già e deve sfruttare l’occasione. Ora o mai più.

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