News
Saponara, il jolly di Italiano con il contratto in scadenza. Domenica sfida il suo passato
Pupillo del tecnico viola, importante in campo e nello spogliatoio. Che farà la Fiorentina? Intanto un incrocio speciale contro l’Empoli
I riscatti di Torreira e Piatek, il prestito di Odriozola, la situazione di Milenkovic. Ma le prossime settimane e i prossimi mesi dovranno servire alla Fiorentina anche per sciogliere un altro dubbio: quello sul contratto di Riccardo Saponara. Un giocatore che mano a mano è diventato importante per questa Fiorentina. Per il ruolo nello spogliatoio sulle orme dell’amico Davide Astori, per le giocate sul campo, per il feeling con mister Italiano. Trent’anni, 26 partite giocate su 34 stagionali (12 da titolare) con 2 gol e 4 assist. Con un contratto che scade a giugno 2022: che fare, quindi?
RESTARE A FIRENZE. “Saponara è una delle sorprese più piacevoli di quest’anno”, disse Pradè a fine gennaio, nell’intervista a Sportitalia in cui annunciò la messa in vendita di Vlahovic. “Aveva solo il problema di trovare la continuità. È un uomo spogliatoio. Ci siamo dati parola che ci metteremo seduti e che parleremo dopo il mercato per decidere il futuro“. L’incontro decisivo non è ancora avvenuto, ma la volontà di Saponara pare chiara: “Mi piacerebbe tantissimo continuare a Firenze”, ha detto ieri l’esterno (ex trequartista) a Rtv38. “Ho instaurato un grande legame sin da subito con Firenze, nonostante gli anni in prestito. Ho piantato delle radici, con le amicizie e con la casa che mi vanto di avere qui. Per me è diventata una seconda casa. Quest’anno mi sto togliendo la soddisfazione di dare il mio contributo, cosa che mi è rimasta un po’ nel gozzo negli anni, perché c’erano tante aspettative e ho faticato negli anni. Non me l’aspettavo quest’anno di poterlo fare, invece poter aiutare mi rende orgoglioso. Mi sentivo in debito verso chi ha investito su di me e per la città e questi colori. Voglio dare continuità a quello che sto facendo, nelle prestazioni, con assist e gol se possibile, vorrei continuare così la mia carriera. Credo di aver raggiunto la maturità tale da divertirmi e e determinare nelle partite”.
QUESTIONE DI FEELING. Le parti insomma dovranno mettersi presto al tavolo della trattativa, per un contratto che in questi anni valeva circa un milione di euro netto a stagione. Nel mezzo ci sono stati i vari prestiti a Sampdoria, Genoa, Lecce e Spezia. Già, proprio negli Aquilotti è stato un ‘colpo di fulmine’ con Vincenzo Italiano. Arrivato a metà anno, ci ha messo poco per diventare decisivo in una stagione storica per i bianconeri. Quella della salvezza da neopromossi in Serie A. “Sono stato fortunato a lavorare con lui, ci siamo sentiti anche durante le vacanze per uno scambio di opinioni. Penso di partire avvantaggiato perché conosco le sue richieste, ma penso che tutti i giocatori riusciranno a capire il suo gioco in poco tempo. Io devo aiutare nell’apprendimento i ragazzi più giovani”, disse Ricky a Moena, “Con il mister a La Spezia ci siamo confrontati e gli ho suggerito l’esterno sinistro. In questa posizione ho più spazi e mi trovo molto bene perché posso attaccare”. Già, proprio Italiano è stato colui che gli ha ridato, forse, una seconda ‘gioventù calcistica’ con il nuovo ruolo. Da trequartista, in un calcio che ne prevede sempre un minore utilizzo, ad esterno. Pur con le sue caratteristiche.
IMPORTANTE. E il campo sta dicendo che questa è la stagione del ritorno alla continuità per Saponara. Un ragazzo fermato troppo spesso dagli infortuni. Ma con dieci partite (speriamo undici) ancora da giocare, è già a 1132 minuti giocati in stagione: non gli accadeva dai tempi di Empoli. Prestazioni poi quasi sempre condite da giocate importanti, anche se nelle ultime settimane, a dir la verità, ha un po’ faticato ad illuminare. Ma la sua stagione resta senz’altro più che positiva. La perla a giro contro il Genoa a Marassi con seguente assist (bellissimo, d’esterno) per Bonaventura nel 2-1 viola in rimonta, la gara strepitosa in casa con il Cagliari con l’assist per Gonzalez, il tacco per Odriozola sul gol di Vlahovic contro lo Spezia in casa, gli assist allo stesso Vlahovic contro Milan e Napoli. Insomma, ha lasciato il segno. “Saponara è un ragazzo particolare, bisogna cercare di stimolarlo con le giuste parole”, aveva detto di lui Italiano. “In questo momento riusciamo a coinvolgerlo, a farlo sentire importante e tira fuori certe giocate. Sono contento di aver riacceso il fuoco che forse si stava spegnendo in lui: averlo con questa testa è un vantaggio per la Fiorentina. Quando si sente coinvolto dà il meglio e sono contento per lui”.
INCROCIO CON L’EMPOLI. Insomma, un giocatore che si è ritagliato un ruolo importante in questa Fiorentina che va a caccia dell’Europa. Anche per lui, chiaramente, sarà importante questo finale di stagione. A partire dalla sfida contro l’Empoli, la squadra che lo ha lanciato (e ri-lanciato) in carriera. Arrivò a Firenze a gennaio 2017 per oltre 10 milioni di euro tra prestito e riscatto, in maglia viola fin qui 60 presenze con 4 gol e 11 assist. Poco, in realtà, rispetto alle 163 gare con 28 gol e 35 assist all’Empoli. Già, un incrocio speciale per lui. La prima di 10 finali che possono decidere il suo futuro.
